Rovigo, l'allarme dei sindacati. "Le nostre scuole cadono a pezzi"

Venerdì un convegno al Liceo Celio

La conferenza stampa di presentazione

La conferenza stampa di presentazione

Rovigo, 18 maggio 2017 - Istituti scolastici che cadono a pezzi e molti ancora hanno la copertura in amianto. Si presentano così le scuole primarie e secondarie della Provincia di Rovigo. A denunciarlo sono, questa volta, i sindacati attraverso il convegno, organizzato dalla Cgil, ‘Abitare la scuola’ che si terrà domani presso l’aula Magna del Celio. Ieri a presentare l’iniziativa il segretario generale Cgil Rovigo, Fulvio Dal Zio, il segretario Flc Cgil Valter Ciancaglia, Mauro Baldi della Federazione italiana lavoratori del legno, edilizi e affini e l’architetto Guido Pietropoli. Secondo i sindacalisti, la maggior parte degli edifici scolastici del nostro territorio, il 63% ha più di 40anni, necessitano di urgenti lavori di restauro, una parte addirittura dovrebbero essere chiusi e ricostruiti.

«Provincia e Comune continuano a sostenere che non effettuano i lavori perché non hanno fondi - è intervenuto Dal Zio -, invece spesso si tratta di mancanza di volontà di reperirli. Fatto veramente ignobile dal momento che la scuola rappresenta un diritto fondamentale per i nostri ragazzi». Secondi i dati forniti da Fillea, ad essere messi peggio sono gli edifici scolastici che ospitano elementari e medie, ossia quelli di competenza comunale. Meglio invece le superiori gestite dalla Provincia. «In ben 25 Comuni - ha spiegato Baldi – sono presenti coperture in amianto, dati forniti secondo l’ultima interrogazione dell’Arpav a cui 15 Comuni polesani non hanno però risposto. Senza contare che solo il Comune di Costa ha uniformato le scuole attraverso interventi antisismici. I bandi e i contributi, messi addirittura a disposizione dall’Inail, ci sono ma i Comuni del Polesine non vi partecipano. Un fatto molto grave».

«Questo convegno – è intervenuto poi Ciancaglia – servirà per costituire un tavolo permanente sulla sicurezza delle scuole a cui vi parteciperanno non sono le istituzioni, ma anche i dirigenti scolastici». E proprio il Celio, sede del convegno, sarà oggetto di discussione, dopo le polemiche sorte di fronte all’ipotesi di spostamento della scuola in via De Gasperi. «Il Celio è una scuola brutta – ha esordito l’architetto Pietropoli -, un intervento è necessario e probabilmente gli studenti dovranno essere spostati per permettere di effettuare i lavori. Sono tantissime le scuole strutturalmente brutte e poco adatte ad un ambiente didattico stimolante, tutti vecchi edifici concepiti come palazzi e luoghi istituzionali. L’idea è quella di ricostruire le scuole della città e della provincia anche con l’aiuto dei ragazzi, raccogliendo le loro idee attraverso un concorso».