Rovigo, spacciavano soldi falsi. Nella rete la banda del web

Il sistema ideato da un gruppo di giovanissimi

Il traffico di valute false per circa 500mila euro

Il traffico di valute false per circa 500mila euro

Rovigo, 21 novembre 2017 - Comperavano banconote false in Campania e le vendevano in giro per il mondo. Sono stati scoperti dai carabinieri nell’ambito di un’indagine coordinata della procura di Rovigo, in particolare del pubblico ministero Davide Nalin e dal procuratore capo Carmelo Ruberto. Le banconote venivano vendute nel «Dark web», utilizzando un metodo di pagamento chiamato «Bitcoin». Il «Dark web» è un sottoinsieme del «Deep web», che è il web sommerso o invisibile, quella parte della rete internet non indicizzata dai comuni motori di ricerca. Quindi una «zona oscura» nella quale i normali utenti della rete non possono finire nemmeno per sbaglio. I «Bitcoin» invece sono una moneta moneta elettronica creata nel 2009 da un uomo che utilizzava uno pseudonimo. La rete «Bitcoin» consente il possesso e il trasferimento anonimo delle monete. L’indagine è stata avviata a seguito di una segnalazione proveniente dalla polizia austriaca che, nell’ottobre del 2016, comunicava ai carabinieri del comando anti falsificazione monetaria il rinvenimento di 20 banconote false del taglio di 20 euro, risultate spedite dall’ufficio postale di Este, in provincia di Padova.

Nei mesi scorsi sono stati neutralizzati due componenti di una filiera di distribuzione di valuta contraffatta e sim-card intestate a terzi, che operavano nel territorio nazionale e in molti paesi esteri. Si tratta di due giovani di Este, coadiuvati da un fiorentino in corso di identificazione. Successivamente i carabinieri hanno aperto dei pacchetti che contenevano 124 banconote di diverso taglio, in totale 6 mila euro, spediti da Este e destinati alla Grecia ed alla Svizzera. L’autore delle spedizioni, appena maggiorenne, è stato arrestato. Diverse le apparecchiature informatiche sequestrate. Il giovane aveva aperto diversi «negozi virtuali» nel «Dark web» dove vendeva in Oriente e in Nord America le banconote comperate in Campania dalla «Naples Group». Dall’analisi del portafogli elettronico in «Bitcoin» è emerso che erano state eseguite circa 640 transazioni per un ammontare di 79,85 Bitcoin, che al cambio attuale valgono circa 500mila euro.

t. m.