Buche e rattoppi sull'asfalto, anziani ad alto rischio

Grido d’allarme dal centro, residenti e commercianti uniti: "Servono interventi seri"

In azione con badile e catrame per chiudere una buca, la politica del ‘rattoppo’

In azione con badile e catrame per chiudere una buca, la politica del ‘rattoppo’

Rovigo, 20 febbraio 2017 - Rovigo, da città delle rose a città delle buche. Che ci si muova in macchina, in bicicletta o semplicemente a piedi, le strade e i marciapiedi si sono trasformati in vere e proprie trappole che richiedono sempre più abilità nell’aggirarle da parte dei cittadini.

«Da 30 anni ormai la città è costellata da queste voragini che si aprono nell’asfalto e, anno dopo anno, la situazione è sempre peggio – spiega Aristide Rossetto –. La nostra zona era famosa per le rose, da qui il nome Rovigo. Ora invece ci conoscono per le buche». «Era e continua ad essere un problema irrisolto – interviene Lorenza Breda del bar Molinari –. Mancano i fondi, ci viene risposto. Ma i soldi che arrivano al Comune che fine fanno? Non sappiamo nemmeno quali siano le priorità di questa amministrazione, visto che ci sono problemi come buche e marciapiedi rotti che, giunta dopo giunta, continuano ad essere rimandati. Al massimo si vede qualche toppa di catrame sull’asfalto, che si sgretola con la prima pioggia. E si torna così al punto di partenza. Il danno alle strade si è talmente aggravato che sarà sempre più difficile risolverlo fino in fondo. Rovigo, sia il centro sia la periferia, è diventata inagibile». «Sinceramente non se ne può più – continuano Nico Magon del bar Grillo e Laura Degli Agostini del negozio ‘Pane, vino e…’ –. I lavori fatti in emergenza non bastano più. Con l’arrivo del maltempo ogni sforzo viene vanificato e i soldi utilizzati per i cantieri vengono spesi per niente».

«Il risultato di questa politica di rattoppi e rimendi all’ultimo minuto diventa alla fine un completo disastro. E tanti sono i danni per chi va in auto e i rischi per chi simuove in bici o a piedi – interviene Luca Poletto del ‘Giuly bar’ –. Bisogna trovare un metodo diverso e risolvere il problema alla radice. Lavori di questo tipo richiedono forse qualche soldo in meno, ma alla lunga, sommando tutti gli interventi tampone che vengono fatti e rifatti, il costo complessivo sarà comunque ingente». «Purtroppo è la logica conseguenza di una scarsa manutenzione fatta negli anni», aggiunge Ilaria Pozzato di ‘Il girasole’. «Quello che più mi lascia perplesso – sostiene Daniele Carraro, un residente – è l’indifferenza nei confronti di quelle persone che hanno difficoltà motorie, mi riferisco agli anziani ma anche alle donne con il passeggino, che sono costrette a passeggiare guardando, passo dopo passo, dove appoggiare il piede, sperando di non inciampare». Da via Badaloni, invece, qualche novità positiva. «Dopo l’allarme lanciato per l’enorme buca che si era aperta proprio davanti al bar – spiega Elena Gasparetto del bar Favorita al Duomo –, sono venuti a chiuderla. Era diventata davvero pericolosa e qualcuno aveva già rischiato di farsi del male».