Rovigo, la grande festa dei vigili del fuoco

Il comandante Bentivoglio lascia il Polesine. Arriva Porrovecchio

In piazza Vittorio Emanuele molti bambini hanno potuto toccare con mano cosa significa fare il vigile del fuoco (Foto Donzelli)

In piazza Vittorio Emanuele molti bambini hanno potuto toccare con mano cosa significa fare il vigile del fuoco (Foto Donzelli)

Rovigo, 24 settembre 2017 - «Da grande voglio fare il pompiere». Ne erano convinti, ieri mattina, le decine di bambini che hanno partecipato, in piazza Vittorio Emanuele II, a «Pompieropoli» la manifestazione organizzata dal comando dei vigili del fuoco di Rovigo in collaborazione con l’associazione nazionale dei vigili del fuoco di Rovigo e Treviso.

A partire dalle 8, i piccoli pompieri per un giorno hanno potuto cimentarsi in tanti interventi simulati, come spegnere un piccolo incendio, salvare un gattino, arrampicarsi su una scala e salire addirittura sulla moto d’acqua dei pompieri Il tutto assistiti dai vigili del fuoco in servizio a Rovigo, assieme ai tanti volontari, perlopiù ex vigili in pensione. A fotografarli genitori e nonni, orgogliosi dei loro coraggiosi pompieri, all’opera con tanto di caschetto e divisa.

Dopo le varie peripezie in compagnia di vigili e volontari, i ragazzini hanno anche ricevuto l’attestato del ‘Piccolo pompiere’. La manifestazione quest’anno ha coinciso con un importante passaggio di testimone, da pochi giorni infatti il comando dei vigili del fuoco di Rovigo ha un nuovo capo, il comandante Enrico Porrovecchio, 54 anni, ex comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Vicenza e di Lodi.

Il predecessore Girolamo Bentivoglio, dopo sei anni in Polesine, è stato assegnato infatti al comando provinciale di Belluno. «E’ stato un anno di grande lavoro per il comando provinciale - ha spiegato ieri il vice comanadante Fabio Callegari -, fino ad ora, abbiamo effettuato circa 2700 interventi, 500 solo nelle due settimane che hanno seguito la tromba d’aria che si è abbattuta sul Basso Polesine». Meno dell’anno scorso, invece, gli interventi relativi ad incendi di boscaglie o immobili abbandonati.

«Sono aumentati gli incidenti domestici - aggiunge poi l’ispettore Massimo Mazzucato -, complice non solo la tecnologia, ma anche la presenza di impianti vetusti nelle abitazioni. Molti anche gli interventi di apertura porte, dovuti al fatto che andiamo tutti un pò di fretta e siamo più stressati, dunque sbadati. Meglio invece quest’anno per gli incidenti stradali, anche se in autunno con l’avvicinarsi delle nebbie putroppo in genere registriamo un aumento di interventi di questo tipo».

Il comado provinciale di Rovigo conta 16 vigili in servizio ( di cui una sola donna ) una decina circa sulle due sezioni distaccate e ben 90 volontari, vigili in pensione o giovani aspiranti pompieri che fanno capo al presidente Luigino Navaro. «Ho indossato la divisa per 30 anni - spiega Navaro - il cuore del vigile del fuoco non va mai in pensione, questo che anima la squadra dei volontari di supporto ai colleghi in servizio». Molti i giovani, anche donne, che si avvicinano alla professione e sognano di indossare la divisa grigio cenere.