Rosolina Mare (Rovigo), 20 aprile 2012 - "Non e’ un film’’, la canzone di Fiorella Mannoia dedicata al tema dell’immigrazione e interpretata con Frankie Hi-Nrg, e’ il vincitore della decima edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la Liberta’ per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente.
 

Gli altri brani in concorso erano ‘’Sono cool questi Rom’’ di Assalti frontali, ‘’Un paese cortigiano’’ di Bandabardo’, ‘’L’impiccata’’ di Cesare Basile, ‘’Non siete Stato voi’’ di Caparezza, ‘’Brigantessa’’ di Teresa De Sio, ‘’La donna di plastica’’ di Simona Molinari, ‘’Fuori controllo’’ dei Negrita, ‘’Crudo’’ di Susanna Parigi e ‘’Io danzo’’ di Jovanotti.
 

Fiorella Mannoia verra’ premiata sul palco di Rosolina Mare (Rovigo) domenica 22 luglio nel corso della serata finale della XV edizione di Voci per la Liberta’ - Una Canzone per Amnesty, festival che iniziera’ il 19 luglio.

‘’Ho sempre appoggiato le cause promosse da Amnesty International e ricevere questo premio mi onora’’, ha dichiarato Fiorella Mannoia.

‘’Quando ho contattato Frankie per questo mio ultimo progetto intitolato ‘Sud’ -ha aggiunto Mannoia- gli ho fatto una richiesta ben precisa, volevo toccasse il tema dell’immigrazione, ne parlammo e ci siamo scambiati le nostre idee. Concordavamo sul fatto che stiamo vivendo un momento storico molto delicato, in cui una parte del Paese, non tutto per fortuna, si lascia influenzare dal terrorismo delle parole (non meno pericoloso del terrorismo delle armi), di una parte della politica che per meri fini di propaganda elettorale usa gli immigrati, non avendo altri argomenti, per diffondere l’antico germe dell’odio razziale, mettendo in pratica l’antica tattica del ‘divide et impera’, dimenticando (o meglio, facendo finta di dimenticare) che tutto il benessere dell’occidente poggia sulle spalle di interi paesi del Sud del mondo, Africa in testa, saccheggiati da una politica predatoria della quale tutti i governi sono responsabili’’.
 

‘’L’Europa, gli Stati Uniti e ora anche la Cina’’ - ha proseguito Fiorella Mannoia - ‘’si spartiscono, oggi come ieri, le risorse di interi popoli, derubandoli indisturbati di tutte le materie prime, cibo compreso. Tutti intenti a ‘divorare a sazieta’ ma pronti lamentarsi della puzza della varia umanita’ che ci occorre, ci soccorre e ci sostenta’. Ma di questi argomenti naturalmente la politica non parla. Sapevo che Frankie sarebbe andato al cuore del problema in maniera diretta, come lui sa fare, e non mi sbagliavo, ha scritto quello che io stessa avrei voluto dire e lo ha fatto molto meglio di quanto avrei saputo fare io stessa. Grazie Amnesty...di cuore”.
 

‘’Scegli da che parte stare: questo appello a chi ascolta il brano ‘Non e’ un film’ riassume in parole semplici e incisive tutte le campagne di Amnesty International’’, ha affermato Christine Weise, presidente di Amnesty International Italia. ‘’Una grande artista, Fiorella Mannoia, ha scelto di stare dalla parte di chi vede violati i suoi diritti umani, con una canzone essenziale ed efficace che va direttamente al cuore di una societa’ nella quale tutte le informazioni sono disponibili e tutto il mondo e’ interconnesso, ma la grande maggioranza delle persone non si sente coinvolta in quello che e’ responsabilita’ di tutti’’, ha aggiunto Weise.