Bauchef, la gastronomia per cani buongustai

La titolare: «Vanno molto le palle di toro, ma anche filetto di tonno fresco e sardine» FOTO

Lo chef dell’originale cucina è Serena Piva, 50 anni rodigina, ex impiegata, ora  la cuoca più amata dai cani della provincia

Lo chef dell’originale cucina è Serena Piva, 50 anni rodigina, ex impiegata, ora la cuoca più amata dai cani della provincia

Rovigo, 5 agosto 2016 - La prima cuoca polesana per cani e gatti ha acceso i fornelli in Commenda. Al civico 8 di via Machiavelli, da circa un settimana, ha aperto «Bauchef», la prima gastronomia dedicata agli amici a quattro zampe (FOTO) dove, al posto delle crocchette industriali, in pentola bolle, tutti i giorni, carne e pesce fresco. Lo chef dell’originale cucina è Serena Piva, 50 anni rodigina, ex impiegata, ora, è il caso di dirlo, la cuoca più amata dai cani di tutta la provincia.

Serena, come ti è venuta l’idea di una gastronomia per cani?

«Da un giorno all’altro, io e mio marito Riccardo, 57enne, magazziniere in una ditta polesana di alimentari dove entrambi lavoravamo da quasi 30anni, in seguito al fallimento della fabbrica, ci siamo trovati senza lavoro. Eravamo troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per essere assunti. Un giorno ho portato il mio cagnolino da una nutrizionista perché aveva iniziato a soffrire di varie allergie, dovute proprio all’alimentazione, problemi che gli creavano anche sbalzi di umore e alterazioni del temperamento. Sotto il consiglio dell’esperta ho iniziato a cucinare cibo fresco al mio cane ed è subito migliorato. Da lì l’idea di aprire questa attività».

Quali sono i piatti più richiesti?

«I testicoli del toro vanno a ruba. Una volta a settimana mi reco al macello per fare la spesa, prendo carne sempre fresca e la cucino al naturale. I testicoli del toro essiccati stanno andando alla grande, i cani vanno pazzi per il loro profumo. Bene anche le orecchie di maiale e le crocchette con carne e frutta. Per i palati più esigenti (come quelli dei gatti) propongo anche filetto di tonno fresco e sardine. Anche il pesce è sempre fresco, lo vado a prendere al mattino presto a Rosolina».

C’è un ricettario che uno chef per cani deve seguire?

«Non proprio. Nel mio caso, la nutrizionista e la biologa mi consigliano ingredienti e quantità. Sono tutte ricette che non prevedono l’uso di conservanti. Sono proprio quest’ultimi che causano intolleranze ed allergie ai nostri amici a quattro zampe».

Chi assaggia i piatti per controllare sia tutto ok?

«In genere non uso sale, appena un pizzico. Poi mi diletto con le spezie al naturale. Il test di assaggio lo faccio fare al mio cagnolino o ai cani dei clienti. Sono loro che scelgono ‘Bauchef’ (e fanno un ‘bau’ proprio perché gradiscono!) : quando passano davanti al mio negozio con i loro padrone, spingono per entrare perché hanno assaggiato il biscottino che gli ho offerto il giorno prima. Anche per i biscotti e le torte di compleanno, uso farine biologiche al farro. Tutti prodotti di prima scelta».

In 7 giorni è già boom di clienti a quattro zampe.

«Da quando ho aperto, sono stata sommersa dalle prenotazioni. Ma il vero boom sono quelle che arrivano online da tutta Italia. Tra pochi giorni, andrò ad insegnare la ricetta dei biscotti durante l’inaugurazione di una piscina di Forlì tutta dedicata ai cani».

La richiesta più strana?

«Piatti vegani per il cane. Mi sono rifiutata. I cani hanno bisogno di mangiare anche la carne per non ammollarsi e restare in forma.