Sanità, stop agli esami inutili: un progetto made in Rovigo

Parte dall’azienda Ulss 18 la rivoluzione per risparmiare sulle prescrizioni mediche

I risultati della sperimentazione in Veneto sono incoraggianti

I risultati della sperimentazione in Veneto sono incoraggianti

Rovigo, 1 ottobre 2015 - Si chiama ‘Ermete’, il progetto che nasce a Rovigo e che potrebbe rappresentare una risposta alla recente bozza di decreto emanata dal ministero della Salute sul controllo della prescrizione degli esami. È un programma informatico frutto del lavoro di un gruppo di medici pubblici coordinati da Alessandro Camerotto, direttore della Medicina di laboratorio dell’azienda Ulss 18 di Rovigo, supportato dalla Regione Veneto e dal Consorzio di ricerca Arsenal per l’innovazione e la sanità digitale. I medici possono chiedere un consulto telematico prima di prescrivere un esame al paziente. ‘Ermete’ propone informazioni sintetiche, aggiornate, immediatamente fruibili, suggerendo gli esami più indicati da prescrivere al paziente in base alla richiesta inserita nel computer dal medico. Lo scopo del nuovo programma è di ridurre al minimo gli errori di prescrizione, diminuendo, di conseguenza, la spesa sanitaria imputabile agli esami fatti inutilmente, che si attesta su circa il 33% del totale. I risultati della sperimentazione con i medici del Veneto, assicurano i promotori dell’iniziativa, sono incoraggianti e consentono un notevole risparmio sui costi della sanità.