Colpo goloso in macelleria, razzia di salami e carne

Spariti nella notte circa 120 chili di prosciutti dal salumificio Bovolenta di Rivà

Non è la prima volta che i ladri fanno visita al salumificio della frazione di Ariano nel Polesine

Non è la prima volta che i ladri fanno visita al salumificio della frazione di Ariano nel Polesine

Ariano nel Polesine (Rovigo), 25 febbraio 2016 - Circa 120 chili di carne spariti in una notte. Brutta sorpresa per i titolari del salumificio Bovolenta di Rivà, frazione di Ariano nel Polesine. «In un anno e mezzo i ladri sono venuti varie volte. Prima non era mai successo niente, mai un furto», ha dichiarato Massimo Contin, uno dei titolari della macelleria in via Romea Vecchia. L’altra sera dopo la mezzanotte i predoni sono entrati nel cortile della struttura dove erano parcheggiati i camion frigoriferi, pronti per le consegne del giorno dopo. Hanno quindi aperto lo sportello posteriore di un mezzo e hanno rubato la carne, lombi di suino, salsicce, prosciutti e salumi stagionati. Poi sono entrati negli spogliatoi dove hanno fatto razzia di alcune attrezzature, tra cui vari coltelli.

Un bottino ricco: 120 chili di carne di prima qualità e attrezzi da lavoro spariti nel nulla. Non è la prima volta che i predoni entrano nel salumificio Bovolenta; infatti nel dicembre scorso erano entrati negli uffici, per poi rubare un computer e una pistola utilizzata come classificatore delle carcasse suine. Erano anche entrati nella macelleria devastando il registratore di cassa per rubare le monete custodite al suo interno. Non solo. Un anno e mezzo fa i ladri entrarono anche nell’ufficio del veterinario che si trova all’esterno della struttura, rompendo porte, finestre e inferriate. Non trovando nulla, erano quindi saliti sopra l’azienda, nell’abitazione del custode, dove rubarono vari contanti.

Il salumificio Bovolenta è stato fondato nel 1962 da Gino Bovolenta come attività di macello. Prima c’era un caseificio, poi negli anni è stato trasformato in macelleria e in salumificio. Adesso i titolari sono Massimo Contin e Mimmo De Agostini che lavorano con 10 dipendenti. La struttura dal 2015 ha stipulato una convenzione con l’ente Parco Delta del Po e ha iniziato a produrre salumi esclusivamente locali. A Rivà i furti si stanno moltiplicando e gli abitanti e i titolari delle attività commerciali sono stanchi e impauriti e chiedono più sicurezza.