Partorisce a 13 anni: indagato il fidanzato di 20

Rinviato a giudizio il giovane neo-papà, ma i genitori dei due sapevano della relazione

La coppia risiede a Padova, ma il parto è avvenuto all’ospedale di Rovigo

La coppia risiede a Padova, ma il parto è avvenuto all’ospedale di Rovigo

Rovigo, 13 febbraio 2016 - Un parto naturale, senza problemi e alla presenza del proprio compagno e della famiglia. Peccato che la neomamma avesse 13 anni e il suo fidanzato 20. Per questo i medici dell’ospedale di Rovigo segnalarono l’evento alla procura di Padova, dove risiede la coppia, e fatto partire un’indagine. Per il codice penale, infatti, 13 anni sono veramente troppo pochi per avere rapporti sessuali, anche se consenzienti, figuriamoci per avere un figlio. I fatti risalgono al 2014, quando la ragazzina, allora tredicenne, si era rivolta all’ospedale di Rovigo per una visita, che aveva evidenziato il suo stato interessante.

In seguito, quello stesso anno, la giovanissima mamma aveva dato alla luce il bimbo, perfettamente sano. Vista la minore età della neomamma, la direzione sanitaria non aveva potuto esimersi dal fare segnalazione alle autorità, in questo caso la Procura di Padova, visto che la coppia risiede a Conselve. Entrambe le famiglie dei due giovani, erano consapevoli della relazione, anche se non sapevano della gravidanza. La vicenda è quindi diventata oggetto di un’indagine e successivamente finita sul tavolo del giudice per udienze preliminari che ha deciso di rinviare a giudizio il ventenne per atti sessuali con persona minore di 14 anni. Da parte della difesa del giovane papà, c’è la volontà e la fiducia di ricontestualizzare la vicenda e arrivare all’assoluzione. Ovviamente, non c’è stata costituzione di parte civile da parte della presunta vittima. Del resto, la ragazzina avrebbe ribadito più volte agli investigatori di non aver subito alcuna violenza. Ora sarà il giudice a stabilire il destino di questa giovanissima famigliola.

Sembra però che il lieto fine, almeno dal punto di vista umano, ci sia già: i due giovani genitori stanno ancora assieme e si stanno godendo il primo anno del loro figlioletto, non senza le difficoltà tipiche di tutti i neo-genitori. Dal canto suo, l’imputato è determinato ad affrontare il procedimento penale in serenità, senza fare mistero di quanto accaduto ed eventualmente prendendosi le proprie responsabilità.