Un posto da infermiere, ecco il concorso

Si attendono una valanga di domande per il contratto a tempo indeterminato

La mancanza di personale negli ospedali si fa sentire

La mancanza di personale negli ospedali si fa sentire

Rovigo, 25 marzo 2016 - L’Ulss 18 ha indetto un concorso pubblico per un posto da infermiere a tempo indeterminato: si attendono centinaia, forse migliaia di partecipanti. L’ultima volta che l’azienda sanitaria aveva pubblicato il bando per l’assunzione di un infermiere i candidati erano arrivati da tutta Italia, addirittura con pullman organizzati provenienti da tutte le regioni del sud. Era il 2013 e le domande presentate e ammesse sfioravano i 1400 candidati. Di questi, però, alla prima delle tre prove del concorso si erano presentati in quasi 700, la metà dei quali provenienti dal sud Italia.

Talmente tanti i partecipanti che il concorso si era svolto nelle aule del Censer dove era possibile ospitarli tutti. E le aspettative di partecipazione, questa volta, non sono di certo inferiori. In un periodo storico in cui il posto fisso sembra, soprattutto per i giovani, essere ormai un miraggio, un concorso per una assunzione a tempo indeterminato nella sanità pubblica fa gola a molti. Che la partecipazione attesa sia davvero elevata lo testimonia anche lo stesso bando che prevede, qualora pervenissero più di 500 domande, una pre-selezione con test a crocette che permetterà di selezionare i 500 più meritevoli per l’ammissione al concorso vero e proprio. I requisiti per la partecipazione al concorso, poi, permettono la partecipazione non solo di cittadini italiani ma anche europei, ovviamente in possesso del titolo di studio richiesto e dell’iscrizione all’albo professionale.

L’indizione del concorso è sicuramente un evento positivo, soprattutto per i sindacati di categoria che da tempo denunciano la carenza di personale che affligge numerosi reparti dell’azienda sanitaria, nonché per il personale dipendente che potrà contare su nuova forza lavoro. Sebbene il bando pubblicato parli dell’assunzione di un solo infermiere, è vero anche che la graduatoria che si formerà al termine del concorso avrà una validità triennale e potrà servire per future nuove assunzioni o sostituzioni del personale in servizio. Insomma, sebbene si tratti di una goccia d’acqua che bagna le labbra di un assetato, è pur sempre meglio di niente.

«Abbiamo da poco organizzato riunioni sindacali in diversi reparti dell’ospedale di Rovigo – spiega Davide Benazzo, Cgil – e la criticità è sempre la stessa: manca personale. Stiamo anche pensando di mandare qualche segnale forte come uno sciopero perché la situazione è davvero critica. Devo dire che qualche segnale positivo è arrivato – continua Benazzo – e non mi riferisco solo all’indizione del concorso. Di recente sono state fatte assunzioni e la direzione dell’Ulss si è resa disponibile a parlare di riorganizzazione. L’assunzione e la ‘creazione’ di una graduatoria sono sicuramente un passo avanti, dunque, ma non risolvono il problema».