Nonno e nipotino annegati: "Papà, tieni stretto il mio rospetto"

A Lendinara i funerali di Danillo Giacometti, l'uomo che ha trascinato con sé nel fiume il piccolo Davide di 5 anni. Giovedì a Spinea, il funerale del bimbo FOTO Folla ai funerali del nonno - FOTO Omicidio-suicidio nel fiume

Danillo Giacometti

Danillo Giacometti

Lendinara (Rovigo), 15 ottobre 2014 - «Nessuno può dire quello che è successo, lo sa solo Dio». Con queste parole Matteo Giacometti, figlio del 73enne Danillo che si è tolto la vita domenica pomeriggio gettandosi nel canale Adigetto assieme al nipote Davide di 5 anni, stamattina è intervenuto ai funerali del padre, leggendo una lettera dall'altare della chiesa di San Biagio a Lendinara (FOTO).

«Mio padre era una persona buona, un po' introverso, l'avrò visto piangere tre o quattro volte in tutta la sua vita. Si teneva tutto dentro. Con Davide, questo uomo un po' burbero si è trasformato diventando affettuoso, sorridente e premuroso. Certo era triste ed era preoccupato per il futuro di Davide. Ecco papà, so che sei da qualche parte abbracciato al mio rospetto, ti chiedo di tenerlo ancora stretto stretto a te». 

Alla cerimonia funebre, officiata da don Massimo Guerra, era presente anche la vedova, Franca, e la madre di Davide, Angela. La salma di Danillo Giacometti è stata trasportata quindi a Spinea (Venezia) per essere cremata. Sempre a Spinea domani alle 11 si terranno i funerali del piccolo Davide.