Ex Maddalena, tra risse e furti spunta il cartello 'Pericolo criminalità'

L’avviso dei residenti, esasperati dopo l’ultimo episodio di violenza: una zuffa dove alcuni ragazzini si sono presi a calci, pugni e bottigliate

L’avviso di pericolo appeso ai cancelli dell’ex ospedale Maddalena da alcuni residenti

L’avviso di pericolo appeso ai cancelli dell’ex ospedale Maddalena da alcuni residenti

Rovigo, 22 luglio 2016 - L’ex Maddalena continua ad attirare situazioni di degrado e violenza. Lo dimostra l’ennesimo sconvolgente episodio avvenuto alcune sere fa proprio davanti alla struttura abbandonata e ormai ricovero per delinquenti e senzatetto. Una vera e propria rissa, con protagonisti giovani e ragazzini che vivono nell’ex ospedale dismesso, che si sono presi a bottigliate.

La colluttazione è stata così violenta che il gruppo Confindustria Atletica, che si allena nel vicino campetto Coni, ha dovuto interrompere l’allenamento, per paura che la situazione potesse degenerare. Un ennesimo episodio per i già esasperati residenti della zona, che nei giorni scorsi hanno fatto comparire un cartello, appeso ai cancelli dell’ex ospedale: ‘Pericolo criminalità’. Un avviso provocatorio, ma che contiene una certa dose di verità, come dimostra la rissa avvenuta alcune sere fa. Era stato proprio uno dei genitori dei ragazzi che si stavano allenando nel vicino campetto a lanciare l’allarme e ad allertare le forze dell’ordine. Almeno 5 i ragazzini coinvolti nella rissa, che con calci, pugni e bottigliate hanno continuato la lotta fino all’arrivo della polizia. Non appena hanno visto la Volante avvicinarsi, hanno abbandonato i cocci di bottiglia e sono scappati.

Una situazione decisamente fuori controllo che dimostra quanto i ripetuti ma episodici sgomberi non siano la soluzione. I malviventi e i senzatetto trovano sempre nuovi modi per aggirare (o spesso forzare) le entrate sbarrate e l’intera zona, nonostante la sua vicinanza al centro, è ormai contrassegnata dal degrado. L’ex ospedale è stato utilizzato anche come base da alcuni ladri che, nei giorni scorsi, sono entrati negli uffici della società sportiva del campo Coni, forzando gli infissi e portando via un impianto di amplificazione e un microfono. Un progetto di recupero dell’area sempre ormai l’unica e ultima soluzione rimasta, per la quale l’opposizione sollecita da tempo il sindaco Massimo Bergamin.