Muore stroncato da una malattia il campione di hockey Mario Steffenel

Si è spento a 65 anni: uomo attivo nello sport come in politica

Mario Steffenel si è spento all’età di 65 anni (foto Donzelli)

Mario Steffenel si è spento all’età di 65 anni (foto Donzelli)

Rovigo, 25 agosto 2014 - Si è spento ieri, all’età di 65 anni, Mario Steffenel. Un uomo a cui lo sport rodigino deve molto, ma anche la politica. Steffenel è stato anche un politico, di quelli che non stanno in prima fila ma che offrono le proprie qualità alla squadra. Lui, a quella di Renzo Marangon. Lo ha seguito in Regione da subito, a fine 1993 quando ha sostituito Giulio Veronese a palazzo Ferro Fini. Steffenel ha fatto parte della sua segreteria a Venezia. Si è candidato consigliere comunale nel 2001 quando ha vinto Paolo Avezzù. E’ stato eletto e per tutto il mandato è rimasto nel gruppo di Forza Italia, senza abbandonare il proprio ruolo nella segreteria di Marangon. Chiuso il mandato Avezzù nel 2006, Steffenel ha interrotto anche la propria carriera da consigliere a Rovigo. Lo ricorda come un grande amico anche Nicola Settini, altro consigliere comunale e marangoniano integerrimo.

Ma Steffenel era soprattutto uno sportivo. Se la disciplina sportiva dell’hockey esiste a Rovigo, gran merito lo si deve a lui, insignito nel 2001 dalla Federazione Italiana Hockey della stella d’oro e, nel 1989, dal comitato regionale veneto di quella d’argento. Classe 1948, ha ricoperto numerosi incarichi federali: dal 1983 al 1985 è stato presidente del comitato regionale della federazione hockey, per poi passare, dal 1985 al 2001 in seno alla federazione nazionale in qualità di consigliere e di responsabile del settore agonistico. Dal 1986 all’87 è vicepresidente del Coni provinciale, nella giunta guidata da Camillo Norbiato, tentando, nel 2004 la scalata allo scranno di presidente del Comitato di Rovigo. DAl 1997 al 2001, è nominato vice presidente della federazione nazionale hockey e dal 2001 fino al 2005 è stato vice presidente vicario.

Dal 1990 al 1994 è stato team manager della nazionale femminile e dal 1995 al 2000 ha ricoperto il medesimo incarico con quella maschile. Dal 2005 a oggi era responsabile del settore agonistico nazionale. E componente del collegio dei revisori dei conti della Federazione Italiana Sport Ghiacco. Esperienze importanti anche quelle raccolte nella sua città, con la disciplina amata e che ha cercato, riuscendoci, di far emergere fin dal 1966, anno in cui l’hockey club venne fondato grazie anche alla spinta propulsiva di don Carlo Ferrari, parroco di San Pio X. La storia racconta di una promozione in serie A2 nel 1974, poi alti e bassi, fino all’exploit dell’85 quando i gialloverdi rodigini terminano al terzo posto in A2, con Steffenel capocannoniere del girone Nord Italia: il campo era quello del Gabrielli. Negli anni 1990 l’hockey Rovigo partecipa a campionati di serie B, con una fiammata nel 1995 con il ritorno in serie A2. Numerosi i campi, dopo quello storico di San Pio X utilizzati dai gialloverdi, sia per la prima squadra che per le giovanili: Borsea, Granzette, il Battaglini, e l’attuale campo da calcio. Nella stagione 2004-2005 la società ritorna in serie A2, rimanendovi per due stagioni. Mario Steffenel è sempre in ‘sella’ alla sua creatura, con il sogno di avvicinare i più giovani ad una disciplina che tante soddisfazioni gli ha dato.