Masterchef, Stefano alza le braccia al cielo: è finale

Callegaro supera un’altra prova. Ora ha il titolo a portata di fornello La degustazione con lo chef FOTO Masterchef: ecco i finalisti

Stefano Callegaro durante una delle prove

Stefano Callegaro durante una delle prove

Adria (Rovigo), 28 febbraio 2015 - Dalla cucina alla sala e viceversa. Perché Stefano Callegaro, di Adria, è appena diventato papà e grazie alla differita sta forse per diventare il quarto masterchef italiano. E’ nella rosa dei tre finalisti con Amelia e Nicolò. Non ci credeva. Inevitabilmente a prendere la porta d’uscita è Paolo (VIDEO), il catechista piemontese che si è fatto molto amare dal pubblico. Una persona che si è rivelata nelle sue fragilità ma anche nella profondità dei sentimenti. La sua è una cucina casalinga con qualche sprazzo di genialità che arriva per caso. Non poteva vincere ma la tigre che in lui lo ha fatto arrivare molto avanti. Giovedì la lotta sarà veramente dura. Bisogna dire che l’adriese prova dopo prova non ha perso il grembiule ma se lo è cucito addosso. Anche con solo cinque euro per fare la spesa è riuscito a tirar fuori un piatto che ne valeva quattro volte tanto e se vuole fare questo mestiere deve fare bene i conti.

Callegaro con il sorriso sornione ha sussurrato: «Voglio diventare Mistery Man e non posso sbagliare. Il valore aggiunto che metto nel piatto non è la porzione di Gigi il Troione, non mi interessa». Per ben sei volte finisce tra i migliori e guardando l’immediato futuro lo verde speranza come il colore nel piatto che lo fa assomigliare ad un’opera d’arte. Si confessa e realmente sta pensando al premio di centomila euro e al libro con le sue ricette. Ha il sogno tra le mani (leggi l'articolo). Cracco lancia una delle sue pratiche pillole liofilizzate: «I vostri clienti non chiedono quanto spenderete per fare la spesa ma pagheranno felici di farlo non appena assaggeranno i bocconi dal gusto unico che voi saprete preparare».

Amelia si aggiudica il vantaggio e fa di tutto per mettere in difficoltà gli avversari ma senza riuscirci. Ancora una volta nonostante le insidie dello scorfano, Callegaro vince. Ha avuto pure la soddisfazione di cenare con chef Cracco nello stesso luogo dove si è svolta l’ultima prova in esterna: sotto il cielo ‘stellato’ di Firenze. Infatti gli aspiranti chef sono stati ospiti dell’enoteca Pinchiorri (FOTO), il ristorante tre stelle Michelin considerato tra i migliori al mondo. Qui hanno avuto modo di conoscere Annie Féolde, unica giudice della sfida e proprietaria, insieme al marito Giorgio, dell’omonimo ristorante avviato negli anni Settanta e cresciuto fino ad entrare nella prestigiosa Relais & Chateau. I cuochi amatoriali hanno avuto l’occasione di lavorare per un giorno nella brigata di una delle cucine più ambite, sotto l’occhio attento dei due primi chef Italo Bassi e Riccardo Monco. L’atmosfera calda e accogliente e il carisma della padrona di casa sono stati gli ingredienti perfetti per una sfida difficile ed emozionante degna della semifinale. Ma a portare Stefano in balconata è servito un panino. Gourmet. Non al prosciutto. Ha dato prova di chi è e cosa può fare. Non ci resta che aspettare giovedì magari con i coriandoli e la consegna dell’assegno e del trofeo.