Ballerine ‘in nero’, chiusi due night

Il blitz dell’Ispettorato del lavoro nel basso Polesine, maxi multe ai proprietari

Nei due night club di Rosolina e Porto Viro si esibilvano tante belle ragazze

Nei due night club di Rosolina e Porto Viro si esibilvano tante belle ragazze

Rovigo, 22 settembre 2015 - Per muovere i fianchi a ritmo di musica nel corso dei loro spettacoli di striptease sul palco, le giovani ballerine non avevano firmato alcun contratto. Per questo motivo due night club del basso Polesine hanno dovuto chiudere i battenti fino a data da destinarsi. Le ragazze che ancheggiavano sul cubo infatti non erano clienti dei locali, ma lavoratrici in nero. Le dipendendi, pur essendo particolarmente capaci nell’arte della pole dance non avrebbero dunque mai potuto esibirsi sotto le luci stroboscopiche, davanti a decine di clienti. Così, i titolari dei locali sono finiti nei guai e dovranno pagare multe salatissime.

Questo è l’esito dei blitz compiuti nella notte tra venerdì e sabato dai carabinieri dell’Ispettorato del lavoro a Rosolina e Porto Viro. Si tratta di controlli in materia di tutela del lavoro, avvenuti su indicazione dalla Direzione territoriale di Rovigo, che ha puntato la lente in particolare sull’area del basso Polesine. L’obiettivo era infatti quello di verificare la regolarità del personale e il rispetto delle norme in materia di tutela della salute dei lavoratori. Un normale sopralluogo, insomma, come tanti ne avvengono nei cantieri e nelle fabbriche di tutta Italia. In questo caso, tuttavia, l’ingresso degli agenti nei locali notturni ha preso alla sprovvista decine di clienti che avevano deciso di trascorrere una serata di divertimento in compagnia di qualche amico e belle ragazze. Il controllo ha avuto però un esito inaspettato: tredici delle artiste stavano infatti lavorando in nero. Nello specifico, si trattava di appena due italiane e undici straniere.

Nel locale sexy di Rosolina sono state pizzicate sul palco sei ‘lavoratrici dello spettacolo’, come le ha definite l’Ispettorato in una nota. Peccato che quattro di loro non fossero mai state regolarizzate ed erano dunque prive di copertura assicurativa e previdenziale. Nello stesso locale gestito da una società di Porto Viro, sono state inoltre riscontrate violazioni in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro. Nell’ambito della medesima operazione, la stessa notte è stato controllato anche un night club di Porto Viro, gestito da una società di Comacchio. In questo caso le ballerine impiegate nel locale erano molte di più, e su un totale di 13 ragazze ben nove stavano lavorando completamente in nero.

Come detto, in entrambi i casi i carabinieri hanno disposto la sospensione dell’attività. I due night potranno rialzare la serranda solo quando i titolari avranno completato la regolarizzazione delle lavoratrici e il pagamento delle sanzioni accessorie al provvedimento di sospensione. Al momento sono state quantificate multe sia di tipo amministrativo che penale per un totale di 59.550 euro. Ma il conto per i datori di lavoro delle ballerine rischia di diventare molto più salato per via delle omissioni contributive ancora da quantificare. La polizia dovrà infatti stabilire ora da quanto tempo le ragazze frequentassero i locali per i loro spettacoli sexy sia in pubblico sia all’interno dei privé. Per farlo, è probabile che vengano sequestrati i documenti contabili delle aziente e siano raccolte le testimonianze delle ballerine, oltre a quelle dei clienti che frequentano i due night in modo più assiduo, fra coloro i quali erano presenti al momento del blitz. Di certo, la doppia ispezione fa emergere una situazione particolarmente sconfortante, dato che su un totale di diciannove artiste ben tredici erano costerette a lavorare senza contratto.