La nonna ha nascosto i fidanzatini in fuga: indagata

Nei guai anche il nipote che ha ospitato Nicholas e la ragazzina 12enne

Rovigo, i due ragazzi di 19 e 12 anni ritrovati a Monselice

Rovigo, i due ragazzi di 19 e 12 anni ritrovati a Monselice

Rovigo, 30 agosto 2015 - Si complica il mistero che circonda la fuga della ragazza, 12 anni, di San Pio X, e di Nicholas Bellini, 19 anni, spariti da Rovigo e poi ritrovati due giorni dopo sui Colli Euganei. Continuano infatti le indagini della procura che sta cercando di capire cause e responsabili nella vicenda della sparizione della minorenne per oltre 48 ore. Anche se consenziente, infatti, si tratta comunque di una bambina di 12 anni che per la legge italiana è incapace di intendere e volere. Il sostituto procuratore Sabrina Duò, che segue il caso, sta valutando altre due posizioni implicate nella vicenda.

Si tratta della nonna, 70 anni, e di suo nipote, maggiorenne da poco, amico di Bellini, che sono stati iscritti nel registro degli indagati per favoreggiamento in sottrazione di minore. Si tratta di T. L., 18 anni compiuti da poco, e di sua nonna 70enne. A loro, il pubblico ministero Sabrina Duò contesta il fatto di esser stati complici nella fuga d’amore del 19enne di Granzette e della fidanzatina di soli 12 anni, fuga che ha fatto spaventare a morte non solo le rispettive famiglie, ma un’intera città, quella di Rovigo. Ore d’ansia anche nella comunità virtuale del web, dove la cugina della bambina aveva lanciato l’allarme dopo la scomparsa. Terminato l’incubo con il ritrovamento dei due ragazzini, nella prima serata di mercoledì in un casolare di Monticelli, di proprietà pare proprio della donna di 70 anni, la parola era passata ai medici, che per primi avevano escluso l’ipotesi di rapporti intimi tra i due.

La piccola infatti era subito stata portata in ospedale dalla madre per chiarire tutto quello che sarebbe avvenuto all’interno di quel casolare. La parola poi era passata alla Procura che, anche per questo, aveva aperto un fascicolo e configurato l’ipotesi di reato a carico del 19enne accusato di sottrazione di minore. Non si trattava di rapimento, ma comunque di responsabilità nei confronti di una minorenne. Ora, a distanza di due giorni, dopo aver comunque anticipato sin da subito che nelle indagini, condotte dalla squadra mobile di Rovigo, si stavano valutando altre due posizioni, arriva l’annuncio delle altre due persone indagate. Nonna e nipote, infatti, secondo l’accusa avrebbero aiutato in modo determinante i due ragazzi a nascondersi sui colli, fornendo casa e viveri, diventando di fatto complici del 19enne nella sottrazione della 12enne. La ragazzina pare però essere stata consapevole di quanto gli stesse succedendo. La verità, comunque, si scoprirà solo nei prossimi giorni.