Outlet Delta Po, ecco come sarà. Inaugurazione nella primavera 2017

Settanta negozi, bar, ristoranti e aree verdi, arte e spettacoli

L’outlet di Occhiobello, appena fuori dal casello autostradale dell’A13, si sviluppa su 120mila metri quadrati

L’outlet di Occhiobello, appena fuori dal casello autostradale dell’A13, si sviluppa su 120mila metri quadrati

Occhiobello (Rovigo), 19 luglio 2016 - Non sarà solo un’esperienza di shopping, ma molto di più. L’outlet di Occhiobello (in provincia di Rovigo ma a due passi da Ferrara) dopo mille traversie e battaglie a colpi di ricorsi e controricorsi, dovrebbe aprire la primavera prossima.

La struttura si colloca appena fuori dal casello autostradale lungo l’A13 su un lotto di 120mila metri quadrati, 20mila dei quali adibiti ad attività commerciali, oltre 70 negozi, ed il restante è diviso tra zone verdi, bar e ristoranti. Non ci saranno soltanto negozi, dunque. Il nuovo outlet sarà un contenitore di eventi, mostre, spettacoli, concerti, ristoranti e altro ancora. Il tutto con un denominatore comune: il territorio. Non a caso si chiama Delta Po outlet, proprio per abbracciare una macro area interregionale tra Emilia Romagna e Veneto che trova, nel percorso del grande fiume, il proprio baricentro naturale. A svelare le novità in cantiere è l’amministratore unico, Bruno Contini.

Contini, allora finalmente ci siamo, l’attesa è finita, si apre?

«Certo, apriremo a marzo del prossimo anno. Era ora, anche perché ci sono grandi aspettative di sviluppo commerciale ed occupazionale, l’outlet rappresenta un formidabile volano per la ripresa a tutto tondo del territorio nel quale è insediato».

Il progetto complessivo però va oltre il territorio circostante.

«Ebbene sì, ha oltrepassato i confini interregionali e vuole essere un catalizzatore di interessi pubblici e privati per tutte le attività di commercio e di intrattenimento di un territorio che spazia dalla provincia di Venezia a quella di Ravenna».

Come può l’outlet diventare un polo attrattivo?

«Diciamo che si trova in un’area dove la costante presenza dei consumatori residenti viene incrementata nel corso dell’anno da turisti interessati a vacanze di mare o in città d’arte, o alla natura incontaminata di un grande Parco diventato da poco sito Unesco. Noi dobbiamo essere in grado di intercettare proprio questi turisti».

Che cosa caratterizzerà il Delta Po dagli altri outlet?

«Si contraddistinguerà per i rilevanti spazi che saranno dedicati alla ristorazione, privilegiando le tipicità locali. Ma ci saranno anche spettacoli e mostre. Tale insieme di cose costituirà quella costante ossatura di programmi e manifestazioni, destinati a dare rilievo alla personalizzazione del centro».

Ma c’è anche qualche altra novità?

«Sì, per la prima volta un’iniziativa commerciale italiana come la nostra avrà uffici di rappresentanza all’estero, con l’obiettivo di sollecitare l’interesse alla visita da parte di turisti stranieri, inserendo il Delta Po outlet all’interno dei loro tour in Italia. Ci saranno dei veri e propri ambasciatori in Francia, Repubblica Ceca, Ungheria, Austria e Russia, senza dimenticare la Cina».

A proposito, avete stretto un importante collegamento con la Cina?

«E’ stato firmato un accordo con un’importante società cinese che consentirà al territorio del Delta del Po e all’outlet di Occhiobello di essere strategicamente promossi in tutto il mercato orientale, attraverso la partecipazione ad eventi, fiere di settore, missioni commerciali. E il primo passo di questa importante collaborazione verrà annunciato a Roma il 14 settembre nel corso di una conferenza stampa con l’ambasciatore della Cina».