Il padre pedofilo: usa le foto della figlia per entrare nel mondo dell'hard

L'uomo si difende: «Ho fatto una stupidaggine»

Le indagini sono state avviate a Perugia ma hanno poi coinvolto la Polizia Postale di Rovigo

Le indagini sono state avviate a Perugia ma hanno poi coinvolto la Polizia Postale di Rovigo

Rovigo, 27 febbraio 2015 - Un quantitativo di materiale pedo pornografico da far paura. Centocinquanta tra video e foto che ritraggono bambine dai 5 ai 19 anni in atteggiamenti pornografici, accanto a uomini di ogni età. Questo quanto è stato trovato nel pc di un 37 enne, residente in Polesine e padre di una bambina di 7 anni, arrestato l’altro giorno dalla polizia postale di Rovigo. L’inchiesta, partita da Perugia e portata avanti dalla postale di Venezia e Rovigo, era iniziata qualche mese fa. Durante una perquisizione avvenuta a Perugia era stato infatti rinvenuto un video con protagonista una bambina di circa 5 anni, in atteggiamenti inequivocabili. La bimba era invitata da una voce maschile a compiere atti di natura sessuale. A scambiarsi i video pedopornografici un uomo campano ed un perugino, ma nel giro pare fosse entrato anche l’operaio polesano che avrebbe fornito una foto con protagonista proprio la figlia.

Secondo una prima ricostruzione infatti, la casa che compare nello scatto, corrisponderebbe alla residenza dell’uomo. Non è invece ancora chiaro se il corpo adulto che compare sia quello dell’uomo. L’operaio, che viveva in una situazione di forte degrado, si era separato dalla moglie qualche tempo fa e abitava da solo. Nel pc del 37enne la polizia ha trovato un quantitativo di materiale pedopornografico, per l’80% prodotto con cellulari all’interno di abitazioni. Un 20% delle immagini invece sarebbero video di repertorio, ossia non auto prodotte. Foto e registrazioni che ritraggono bambine a partire dai 5 anni, anch’esse tutte italiane, costrette a compiere atti sessuali di vario tipo da sole o con diversi uomini.

Le minori, inoltre, sarebbero state invitate da adulti anche a fare delle dediche o saluti personalizzati durante lo svolgimento degli atti di natura sessuale. Filmati cosi crudi da scioccare gli stessi inquirenti. L’uomo, che si trova attualmente nel carcere di Rovigo, è stato sottoposto ieri all’interrogatorio di garanzia, avrebbe fatto delle dichiarazioni spontanee, ammettendo di aver avuto rapporti di natura sessuale con la figlioletta. Il sostituto procuratore Sabrina Duò, a cui è stato affidato il fascicolo, ha chiesto che il 37enne rimanga in carcere. Intanto la bambina è stata accompagnata in una struttura protetta a Rovigo e si trova in compagnia della madre. Da semplice detenzione di materiale pedopornografico però l’accusa a suo carico potrebbe diventare quella di produzione. Le indagini intanto proseguono per capire la diffusione e gli utilizzatori di questi filmati, ma anche l’identità delle altre minori, tutte di origine italiana, che compaiono nelle agghiacciatati immagini.