Palio fantasma, commercianti infuriati. "Che fine ha fatto?"

Il tanto atteso Palio dei Mori, dopo tanti rinvii, sparisce nel nulla. Ma i commercianti insorgono: “Noi abbiamo pagato’’

Ilaria Pozzato, rappresentante dei negozianti della Piazzetta Annonaria

Ilaria Pozzato, rappresentante dei negozianti della Piazzetta Annonaria

Rovigo, 23 giugno 2016 - Un evento atteso da decenni, continuamente rimandato per il maltempo con l’estrazione dei premi della lotteria senza biglietti, un organizzatore sparito nel nulla e la data del rinvio mai più comunicata. E i commercianti che insorgono: «Ma noi ci abbiamo messo i soldi». È la storia del Palio dei Mori o, per meglio dire, di un palio fantasma che mai è avvenuto e probabilmente mai avverrà.

Dovevano essere quattro giorni di antiche tradizioni nel centro città, tra rievocazioni storiche, musica, animazione, intrattenimenti e attività caratteristiche del Medioevo organizzate dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune ed altre associazioni. Invece il maltempo che ha accompagnato tutti i weekend degli ultimi due mesi ha costretto gli organizzatori a rimandare tutto prima da maggio a giugno e poi a data da destinare. Intanto, però, i commercianti che avevano aderito all’iniziativa avevano pagato 30 euro a testa per ricevere una bandierina da appendere in negozio e una matrice di biglietti della lotteria con estrazione l’ultimo giorno del palio. Biglietti che i negozianti davano in omaggio ai clienti ad ogni acquisto. «Ho scoperto leggendo i giornali che anche se l’evento non si era svolto, i numeri della lotteria erano stati comunque estratti – spiega Ilaria Pozzato, portando la voce dei negozianti della Piazzetta Annonaria –. Subito ci siamo chiesti: ma come hanno fatto ad estrarre i biglietti se noi abbiamo ancora le matrici dei blocchetti?».

Non è tanto la questione dei soldi «messi per niente» a turbare i commercianti, ma piuttosto il fatto di non aver ricevuto alcuna comunicazione, così quando i clienti entravano in negozio per chiedere novità sulla lotteria nessuna di loro sapeva cosa rispondere. «Eravamo davvero contenti di questa iniziativa che coinvolgeva anche la piazzetta – conclude Ilaria –, avevamo persino pensato di comprarci i vestiti per entrare nel vivo della rievocazione. Noi ci abbiamo messo la faccia e anche la volontà, ora ci sentiamo presi in giro».