Venerdì 19 Aprile 2024

Avvelenati i platani del centro. E’ partita la caccia al killer

L’uomo avrebbe utilizzato un trapano per inserire sostanze tossiche

Platani a Rovigo (Donzelli)

Platani a Rovigo (Donzelli)

Rovigo, 26 novembre 2014 - UN VERO e proprio killer di alberi quello che ha preso di mira alcuni platani di viale Regina Margherita. Prima li ha traforati con un trapano alla base, al colletto della pianta. Poi ha iniettato una sostanza chimica che lentamente sta facendo morire i grandi alberi, vecchi decine di anni e grandi oltre un metri di diametro. Un episodio gravissimo, anche perché i vecchi platani di viale Regina Margherita sono sottoposti tutti a vincolo paesaggistico. E sul quale sta ora indagando il corpo forestale dello Stato: difficile capire chi e perché abbia operato un tale scempio.

«In realtà ci stiamo occupando del caso da qualche mese - spiega Gianfranco Munari, comandante provinciale della forestale -. I tecnici del verde di Asm si sono accorti dei fori sospetti e ci hanno avvisato. Non è stato possibile al momento identificare la sostanza chimica utilizzata per avvelenare le piante. Si tratta comunque di veleno chimico: basta osservare le foglie delle piante morenti, prima hanno sofferto, poi sono morte».

Si tratta dei tre platani che si trovano davanti alla galleria Rhodigium, tutte una in fila dopo l’altra. Qualcuno ha agito probabilmente in piena notte, indisturbatamente, usando trapano e siringa per avvelenarli e farli morire. Nessuno però sembra aver visto il volto del ‘killer’ di alberi.

Gli uomini della forestale hanno già provveduto a interrogare varie persone per cercare di individuare i responsabili di questo gesto: «Stiamo svolgendo tutti gli accertamenti - prosegue Munari -. Certo ci sono delle ipotesi, ma ovviamente prima di raccontarle dobbiamo concretizzarle. Al momento non sappiamo chi possa essere stato e soprattutto perché abbia commesso questa crudeltà verso le piante. Stiamo facendo il possibile già da tempo su questo versante». Forse qualcuno che era stufo di vederle lì. E che sapeva che se non morte, non sarebbero mai state tolte.

Sul caso è stato aperto anche un fascicolo in procura. «Abbiamo comunque presentato denuncia alla Procura della Repubblica per danneggiamento, contro ignoti - conclude il comandante provinciale della forestale -. E proseguiamo con il lavoro di indagini. E’ un episodio grave, che va chiarito: chi ha agito l’ha fatto con l’intezione di uccidere le piante in questione, che erano patrimonio vincolato».