Rovigo, 2 giugno 2013 - INCREDIBILE ma vero, le riunioni del Movimento 5 stelle di Rovigo sono a porte chiuse anche se quelle con Bersani deve andare in mondovisione. Il partito della trasparenza che ha puntato il dito contro le riunioni «nelle segrete stanze della vecchia politica» venerdì nella saletta del Bar Serena ha lasciato fuori la stampa. Barbara Businaro, capogruppo in consiglio comunale, era seduta al tavolino. Al suo fianco Lucilla Palmisano. Una ventina i presenti. L’ingresso della stampa ha creato un attimo di scompiglio, brusio. Poi Vanni Destro (leader locale da mesi critico con Beppe Grillo) ha chiesto si mettesse ai voti l’espulsione. Alcuni non si sono mossi. La maggioranza ha alzato la mano per le «porte chiuse». Secondo Bortot è uscito e molto gentilmente ha spiegato che dentro dovevano «litigare un po’, spiegarsi tra di loro, sistemare delle faccende». Nelle segrete stanze, esattamente come fanno i da loro odiatissimi Pd e Pdl. Un altro gruppo nel frattempo era al Santa Fè di Sant’Apollinare, gestito da Cristina Caniato, altro esponente di spicco che ha imputato due giorni fa la causa della rottura del Movimento a Vanni Destro. Alcuni presenti alla riunione di Casa Serena, ma vicini al gruppo Furin – Caniato, in tarda serata li hanno raggiunti. «Era una riunione annunciata sul meetup (un loro sito internet, ndr). È per definizione aperta a tutti. Non è possibile che abbiano lasciato fuori la stampa», ha osservato Marco Baroncini. Parlare con loro chiarisce che da una parte ci sono i sostenitori della lina dura e pura di Beppe Grillo. E dall’altra i critici. Ma i due gruppi sono divisi soprattutto dalla figura di Vanni Destro, uno dei politici più esperti del movimento, con un passato in Rifondazione comunista. Michela Furin, ex candidato sindaco, si è dimessa dal consiglio comunale giovedì. Pesante il suo dissenso con Destro e Businaro, anche se precisa si sarebbe dimessa comunque per motivi personali. Lei e Caniato sono convinte che l’atteggiamento critico di Destro nei confronti di Grillo sia iniziato con la sua esclusione dalle liste l’elezione in Parlamento, a causa del regolamento deciso da Grillo. Furin ha detto: «Vanni è cambiato in quel periodo. Lui di Rovigo non si è mai occupato direttamente. Ma Barbara subisce la sua influenza e io con lei non sono mai andata d’accordo. Siamo college, non amiche». Ieri è arrivata la replica di Businaro: «Dispiace che arrivi ad usare tali toni nei miei confronti, con un astio da me inaspettato. Capisco a questo punto a quale livello di stress fosse arrivata e le auguro che un periodo di pausa possa giovarle per la sua vita lavorativa e privata». Ieri pare del Movimento ha tenuto una conferenza sul piano socio sanitario della Regione per la difesa degli ospedali polesani.

Tommaso Moretto