Rovigo, Borgato passa al gruppo misto

Il consigliere comunale lascia Area Popolare, ma continua a sostenere Bergamin

Renato Borgato

Renato Borgato

Rovigo, 6 dicembre 2016 - «Area Popolare rappresenta Alfano a Rovigo? Allora passo al gruppo misto». Il referendum provoca delle conseguenze anche sull’assetto del consiglio comunale di Rovigo. Renato Borgato esce dal gruppo. «Andrea Denti e Benito Borella di Obiettivo Rovigo verranno nel misto con me». Appena nato, sono già in tre, tutti di maggioranza. Ma Paolo Avezzù invece, il presidente del consiglio comunale, l’unico tra i sostenitori del sindaco Massimo Bergamin ad aver votato sì al referendum costituzionale, ha pronta la contromossa: «Io e Carmelo Sergi entriamo in Obiettivo Rovigo assieme a Luca Paron. Loro due restano con me». Borgato, perché il gruppo misto? «È l’unica soluzione, il regolamento prevede che se si esce da un gruppo si possa entrare solo in un altro già esistente o nel misto. Si pensava di fare ‘Uniti per Rovigo’ ma non è possibile». Molla Avezzù? «Ha detto lui che non posso rappresentare Area Popolare. Ed ha ragione. Se è identificata con Alfano non posso di certo. Quando ho accettato la candidatura mi avevano detto che era una lista civica». Alfano è con Renzi, quindi non va bene? «Io sono del Cdu che a Roma ha sostenuto la Meloni. In Regione facciamo riferimento a Valdegamberi che è della lista Zaia». Sono le scosse post referendum? «Può darsi anche. Ma la differenza è più profonda tra di noi, solo che adesso è più evidente. La gente mi chiede perché sono in Area Popolare. Non ci posso più stare. Devo prendere le distanze». Avezzù in maggioranza è al suo posto? «Alfano è di centrodestra? Secondo me no». È un invito a cambiare sponda? «Io e Renzo Marangon l’abbiamo conosciuto così Paolo Avezzù: era il 1984, nella Dc facevamo parte della corrente Forze Nuove. Ci hanno imposto di dare tutte le preferenze a Paolo Avezzù, non lo conoscevamo. Doveva passare lui. Abbiamo corso come i matti per Paolo. A liste fatte lui si era fatto mettere in quella di Andreotti quindi tutti i nostri voti sono finiti là. Ho detto tutto». Tommaso Moretto