Rovigo, «Bergamin sull’Iras non sa che fare»

Gli esponenti del Fare attaccano il sindaco: «Ci dica se vuole il commissario o nominare nuovi consiglieri»

Da sinistra: Renzo Marangon, Marika Zanella, Emanuela Munerato, Antonio Rossini e Bruno Piva (Foto Donzelli)

Da sinistra: Renzo Marangon, Marika Zanella, Emanuela Munerato, Antonio Rossini e Bruno Piva (Foto Donzelli)

Rovigo, 26 giugno 2016 - «Dopo un anno di amministrazione Bergamin, è arrivato il momento di fare alcune valutazioni sull’operato del sindaco». Con queste parole la senatrice Emanuela Munerato, affiancata dal consigliere comunale Antonio Rossini e dagli esponenti di Fare! Renzo Marangon, Bruno Piva e Marika Zanella, ha introdotto la conferenza stampa nella sede di Fare! e che ha avuto come tema la gestione dell’Iras e dei servizi sociali da parte del primo cittadino di Rovigo. Entrando poi nel merito della questione Iras, Rossini ha precisato: «Come opposizione abbiamo presentato una interrogazione l’indomani delle dimissioni dei primi due consiglieri, tra cui il presidente. Nel documento dicevamo che questo cda non aveva più il numero legale per operare e auspicavamo che Bergamin procedesse alla surroga dei dimissionari ma a quanto pare non ha le idee chiare se preferisca il commissariamento o nominare nuovi consiglieri. Insomma, dica cosa vuole perché non può lasciare l’ente nell’incertezza. Stiamo pensando addirittura di rivolgerci al Prefetto se entro i prossimi giorni non ci sarà una svolta significativa».

Dal canto suo, Bruno Piva, già sindaco di Rovigo, ha affermato: «Come cittadino, sono stato colpito da Bergamin quando si presentava con un forte spirito decisionista. Un decisionismo, però, che è costruito solo sui proclami. L’amministrazione di Rovigo sta vivendo un momento di sospensione dell’attività. Chi fa le battaglie in consiglio comunale induce l’amministrazione a prendere delle decisioni specie sulle questioni socioassistenziali in modo che la città si levi da questo impasse».