Bottin in campo a 53 anni difende i pali del S.Martino

Titolare in Terza categoria: «Questa sì che è vita»

Paolo Bottin (foto Donzelli)

Paolo Bottin (foto Donzelli)

Rovigo, 28 ottobre 2014 - Maradona era tornato in campo a 53 anni per una partita di beneficenza. Lui invece dal campo non se ne è mai andato da quando era bambino, e a 53 anni gioca ancora a calcio in Terza categoria.

Paolo Bottin è il portiere titolare del San Martino di Venezze. Con un fisico bestiale e una longevità sportiva senza pari, può guardarsi indietro e sorridere delle sue “vite precedenti”. Di cose da raccontare, questo gigante di 1 metro e 80 centimetri per 80 chili (tutti di muscoli), ne ha parecchie. Portiere prodigio fin dagli anni ’80, da Bagnoli di Sopra (dove vive) ha giocato in diverse squadre fino a raggiungere l’Eccellenza, ma è a San Martino che ha trovato l’elisir di lunga vita. E’ stato qui che ha incontrato un altro highlander del pallone, ovvero Ignazio Sattin, 74 anni, presidente da 43 di una società che nei primi anni ’90 ha conosciuto anche la Promozione e sfidava squadre come Adriese, Chioggia e Legnago.

Fra i due è scoppiata una scintilla che li tiene ancora uniti come fossero padre e figlio.

Ieri come oggi a difendere i pali del San Martino è sempre Bottin. «Ma una volta lo facevo per passione, per mettermi in mostra, per dimostrare che ero più bravo di tutti — dice — adesso è rimasta solo la passione». Ora gioca in squadra con ragazzini di vent’anni i cui genitori sono più giovani di lui, ma lo spirito con cui va in campo è sempre quello. Se prende gol, non è mai colpa sua e in porta continua a fare il fenomeno. A dirla tutta, qualcuno vocifera che la sua impenetrabilità sia figlia della paura che incute agli attaccanti avversari, ancora imberbi. «Prima di entrare in area e scontrarsi con me ci pensano due volte — scherza con la voce potente di chi nella vita ha saputo farsi sentire — in realtà con questi ragazzi sono molto tranquillo rispetto una volta, potrebbero essere miei figli».

Di lavoro fa il meccanico alla Breda Racing nel padovano, si allena una volta alla settimana, ma la domenica è sempre titolare. Anche perché se non c’è lui è un problema per l’allenatore Birolo, il San Martino infatti non ha un secondo portiere in rosa. Domenica scorsa nella gara vinta (7-0) contro lo Stanghella, Bottin è stato più impegnato a cercare i palloni che finivano nella siepe fuori dal campo che non a respingere i tiri degli attaccanti ospiti.

Il segreto di tanta longevità? «Non bevo alcol, faccio una vita sana. Ho ancora tanta voglia di giocare e mi diverto come un bambino».

E forse non è solo un caso che quest’anno sia la cartolibreria Peter Pan lo sponsor del San Martino, “l’isola che non c’è” del calcio polesano.