Lui, lei e il parroco, Curia in campo: “Flirt senza prove, niente sanzioni“

“Resta al suo posto“. Choc nel Polesine dopo la denuncia del marito

Don Fabrizio Fornaro, vicario a Ca’ Tiepolo, frazione di Porto Tolle (foto Donzelli)

Don Fabrizio Fornaro, vicario a Ca’ Tiepolo, frazione di Porto Tolle (foto Donzelli)

Porto Tolle (Rovigo), 26 ottobre 2014 - Lui, lei e l’altro. Una storia d’amore in un piccolo paesino di campagna, con un lui di troppo. Un lui particolare, fra l’altro: il parroco del paese. Che è stato denunciato alla polizia dal marito della donna. Il don in questi giorni si è chiuso nella canonica del piccolo centro di Ca’ Tiepolo, frazione di Porto Tolle, nel Rodigino. Non vuole rilasciare dichiarazioni, ma per lui lo fa il vicario don Fabrizio Fornaro: «Il parroco rimane al suo posto. Una volta che ci saranno le prove certe, allora la Curia prenderà provvedimenti».

La vicenda nel piccolo centro è sulla bocca di tutti, se non altro perché riguarda il giovane sacerdote tanto amato dalla comunità del posto. A insinuare la presunta storia d’amore tra il don e una fedele della frazione, sposata e madre di tre figli, è stato proprio il marito di quest’ultima. «Ho deciso di rivolgermi agli inquirenti dopo un lungo travaglio interiore che ho vissuto e vivo oggi in modo drammatico». Con queste parole il 40enne si è presentato alla polizia per denunciare la tresca’ che la moglie, secondo la sua teoria, avrebbe con il parroco. Non una semplice scappatella. Ma una storia che andrebbe avanti da oltre un anno.

A insospettire il marito il fatto che la donna, poco più che trentenne, frequentava la parrocchia con molta assiduità, adoperandosi parecchie ore al giorno per l’oratorio. Inoltre, secondo i racconti del coniuge, organizzava spesso incontri e feste nella loro casa, a cui partecipava sempre il prete. Non solo. «A un certo punto avevo notato anche un distacco fisico di mia moglie spiega , era fredda anche con i nostri figli». La conferma del presunto tradimento sarebbe arrivata poi attraverso una serie di pedinamenti, oltre a foto e intercettazioni rilevate da un investigatore veneto ingaggiato dall’uomo. «Giocavano a tennis insieme nel club del paese ha spiegato il marito e subito dopo si incontravano in luoghi isolati vicino alla Romea». Accuse precise che sembrano non lasciare scampo a interpretazioni: «Il sacerdote saliva in auto con sua moglie, senza abito talare o altri simboli religiosi», è specificato nella denuncia.

E così il marito, non riuscendo più a sopportare il peso del tradimento, ha deciso di querelare il parroco per violazione di domicilio (visto le continue visite nella sua abitazione) e per maltrattamenti in famiglia (in seguito allo choc subito dai 3 figli venuti a conoscenza della vicenda). Gran parte del paese si schiera dalla parte del giovane parroco: «È sempre a disposizione dei giovani e delle famiglie. Ci dispiacerebbe perderlo».