Mercoledì 24 Aprile 2024

Primarie, il centrosinistra fa cinquina. Frigato attacca Zanellato: «Gestite male»

L’affondo alla presentazione dei cinque in lizza

Da sinistra: Federico Frigato, Elena Lattanzio, Nadia Romeo, Roberto Pugiotto e Alessandro Monini

Da sinistra: Federico Frigato, Elena Lattanzio, Nadia Romeo, Roberto Pugiotto e Alessandro Monini

Rovigo, 23 gennaio 2015 - Seduti al tavolo nella sede del Pd i cinque candidati a sindaco delle primarie del centrosinistra in programma l’8 febbraio sembrano tutti uguali. Nadia Romeo del Pd, Elena Lattanzio dell’Idv , Roberto Pugiotto del Psi , Alessandro Monini della civica intestata a lui e Federico Frigato della civica ‘Rovigo si ama’, snocciolano profili e programmi, dai quali emergono tra l’altro delle convergenze importanti. Ad esempio mercoledì scorso Julik Zanellato lanciando il candidato doc del Pd Nadia Romeo aveva parlato, per sgombrare il campo da eventuali ombre, di discontinuità rispetto alla disastrosa giunta Piva. Ebbene ieri analogo concetto è stato espresso da Monini. Ma che dire dei temi della riqualifcazione e del rilancio della città? Tutti mettono questo obiettivo generalista in cima ai loro obiettivi pensando a Rovigo capoluogo che ingloba i problemi delle frazioni viste non più neglette o marginali. Ad esempio un architetto come Pugiotto punta su urbaniastica e scuola essendo anche docente, ma allarga lo spettro del che fare? al problema casa e all passante nord chiedendosi polemicamente dopo tanto tempo perso: dove sono finiti quei soldi?

Elena Lattanzio mette al primo posto gli aiuti alle famiglie numerose e in difficoltà, vedi esenzione spese scolastiche, valorizzazione del personale comunale, oltre al ritornello comune della valorizzazione urbana incentrata sul rapporto virtuoso centro - periferia. E Nadia Romeo? Per lei ci vuole una visione d’insieme, con punti fermi del rilancio cittadino incardinato su università, giovani da valorizzare, urban center ovvero laboratorio di idee per i giovani. Insomma è un coro di proposte simili, che fanno pensare che quei cinque potrebbero benissimo formare una giunta di centrosinistra assieme, portando esperienze diverse e credibili. A dir il vero un pesce fuor d’acqua è sembrato Federico Frigato che con la sua civica scende in campo con lo stesso programma di tre anni fa, dicendo subito che lui è un renziano. Il suo è in intervento che parte da un presupposto molto critico nei confronti del segretario provinciale Julik Zanellato: «Zanellato ha gestito malissimo queste primarie e da quando è segretario non ne ha azzeccata una». Per Frigato, condivisibile è il voto dei sedicenni ma non quello degli immigrati col permesso di soggiorno. E qui arriva uno spiffero dopo il caos di Genova e soprattutto si materializza il convitato di pietra Matteo Renzi.«Ho chiesto a Roma di venire a dare un’occhiata a Rovigo». Mi fido di te, canta Jovanotti, ma non è il caso. Pugiotto, Romeo, Lattanzio, Monini e Frigato: sembrano degli atleti che partono dai blocchi di partenza alla pari. Sembrano. Venerdì 6 febbrario alle 18,30 tutti alla sala Bisaglia del Censer per un confronto con la città. L’impressione è che il fuoco covi sotto la cenere.