Rovigo, 11 gennaio 2012 - La chirurgia sparità dal San Luca. E’ questa la voce che serpeggia tra i corridoi dell’ospedale di Trecenta: le specialità di chirurgia protesica e toracica saranno concentrate a Rovigo da febbraio mentre da marzo partirà il servizio di ‘week surgery’, ovvero la possibilità di effettuare piccoli interventi dal lunedì al venerdì. «E’ una possibilità — conferma il direttore generale dell’Ulss 18 Adriano Marcolongo, relativamente alla chirurgia toracica, il cui spostamento da Trecenta al capoluogo polesano era già stato ventilato prima di Natale — comunque nessuno ha mai parlato di chiudere Trecenta, basta che la gente ci vada: la Regione ha stabilito nuovi obiettivi e io, come dirigente, devo metterli in pratica, certo, se un servizio viene utilizzato resta, ma se lo usano in pochi, lei capisce... ».

A Occhiobello, dopo l’ interrogazione presentata a dicembre dal proprio consigliere Lorenzo Feltrin, il gruppo ‘Uniti per cambiare’ chiede al sindaco e alla giunta l’operato svolto in queste ultime settimane per far fronte ai nuovi tagli sui servizi sociosanitari dell’Ulss 18 nel territorio. La prima questione riguarda le riduzioni di servizi e personale presso l’ospedale di Trecenta, dove il pronto soccorso risulta funzionante in maniera ridotta, a causa dell’assenza in orari serali e notturni di idonei specialisti. Alla luce di queste problematiche, il gruppo di Uniti per Cambiare propone di convocare un incontro della commissione consiliare competente con la direzione sanitaria per chiedere interventi chiari in difesa del punto sanità.

«L’ obiettivo dell’ incontro sarà quello di riconsiderare seriamente l’ipotesi di realizzazione di un’Utap, unità territoriale di assistenza primaria, nel territorio comunale di Occhiobello, per dare risposte ai bisogni di una popolazione sempre crescente», spiega Feltrin. Il secondo argomento riguarda il punto sanità di Santa Maria Maddalena: «Dal 2006 il punto sanità ha subito una radicale e sempre più intensa chiusura degli ambulatori e riduzione del personale. Sono pochi gli uffici rimasti attivi, prevalentemente amministrativi, e poco il personale impiegato, costringendo gli utenti a lunghe code di attesa in ambienti poco confortevoli».

Un esempio è l’eliminazione del servizio di rinnovo patenti, che ora si potrà fare solo a Rovigo o Trecenta. Intanto, oltre al consigliere regionale di Rifondazione comunista, Pietrangelo Pettenò, anche il vescovo Lucio Soravito e i sacerdoti dell’alto Polesine intervengono in difesa del San Luca e scrivono alla Regione perchè il presidio non venga smantellato e i cittadini non siano privati di un servizio fondamentale alla salute