Rosolina (Rovigo), 2 settembre 2012 - ORMAI SIAMO al termine della stagione, ma loro non si arrendono. E dopo quei mesi di lavoro non proprio rosei lanciano un appello: «Rimandiamo l’apertura delle scuole». Troppo presto il 12 settembre per gli imprenditori balneari che contavano di fare il pieno in questo scampolo d’estate. E invece, nonostante non ci sia stato un giorno di pioggia, gli affari non sono andati a gonfie vele. Ci sarebbero altri tre fine settimana in settembre ma si sa, l’inizio delle scuole cambia i ritmi delle famiglie e le gite fuori porta con l’ombrellone sotto braccio diventano più difficili. Con la scuola iniziano anche le attività sportive. E per i fine settimana al mare il tempo non si trova più. Per non parlare dei giorni infrasettimanali. Con le scuole aperte, le spiagge sono deserte. E allora che si fa? Si impreca, ma poi si passa alle vie di fatto e ci si appella a chi decide.

E a decidere è la politica, che però sembra non sentire i richiami di chi con gli ombrelloni e le granite in spiaggia tira su il gruzzolo per la propria famiglia. Il rammarico tra gli operatori è grande. Le animazioni offerte in spiaggia e gli eventi programmati nella fascia serale si stanno concludendo in questi giorni. Settembre però andrebbe bene, se non fosse per il fatto che si interrompe a metà. «Purtroppo il mese di settembre, da qualche anno, è rovinato dal rientro a scuola nella prima decade — spiega Leonardo Ferro, presidente del Consorzio operatori balneari di Rosolina Mare —. Le famiglie sono costrette a tornare a fine agosto a casa perché si prendono almeno una settimana per i preparativi. Lavoriamo poco in questo mese nonostante sia il periodo ideale per bambini e anziani visto il clima meno torrido». Quindi questo rientro tra i banchi penalizza tutto il sistema turistico della nostra costa. Ma qual è la soluzione?
 

«IO SAREI favorevole a posticipare di 10 giorni il rientro, sarebbe più ragionevole una data come il 20 settembre, il 12 è troppo presto — spiega Ferro —. Come dicevo prima, settembre è un mese adatto ai più piccoli. Inoltre anche il pendolarismo è sacrificato perché le giornate sono più corte. È un vero peccato». «Il rientro a scuola segna la chiusura ufficiale della stagione. E questo ci dispiace — chiosano Nico e Ciro Patrian, operatori balneari — potremmo continuare a lavorare con questo clima mite e invece il rientro a casa è obbligatorio per tutti. Inoltre nemmeno i pendolari si fanno vedere durante la settimana perché con il pensiero dei figli a scuola non se la sentono di venire al mare».

Oltre al rientro a scuola ci si è messa pure Beatrice lo scorso fine settimana. E si attente Poppea per questo weekend. «Contavamo molto su queste due domeniche di settembre — affonda Tiziana, madre di Nico e Ciro del bagno Perla —. I turisti sono ancora tanti. Domenica scorsa abbiamo lavorato a metà a causa del maltempo e le previsioni non sono certamente positive. È un bel colpo per questa stagione iniziata in ritardo, oltre la metà di giugno, a causa proprio del maltempo. Perdere anche due domeniche a settembre ci mette in difficoltà». Insomma il settore del turismo di Rosolina è unito: settembre dovrebbe tornare mese di vacanza e la scuola che aspetti pure ottobre.
 

Alessandra Borella