Rovigo, 28 agosto 2013 - UN SEDUTTORE, un Casanova, un Dongiovanni. Separato, bello, affascinante. Un tombeur de femmes. Lui, A. C., 40 anni di Melara con un grande appetito sessuale, le corteggiava, le ammaliava e poi le portava a casa.

Tutte donne sposate e quasi tutte mantovane. Le portava a letto e le riprendeva per rendere ancora più ‘spicy’ la nottata. Poi però arrivava puntuale il ricatto. «O ti prostituisci per me, oppure il filmino arriva a tuo marito». E così per l’uomo sono arrivate diverse denunce da parte di alcune delle sue amanti (due in particolare sono state presentate nel rodigino), mentre altre si sono piegate al suo volere.
 

NE è nata una produzione amatoriale di nuovi filmini hard: addirittura decine. Dal contenuto esplicito e molto perverso: orge a cui partecipava l’uomo, la malcapitata di turno e altri uomini. In un caso addirittura 15. Che pagavano per partecipare. E così l’uomo riusciva a mantenere se stesso e la sua famiglia (due figli a carico). Tutte le donne coinvolte risultano essere mantovane, evidentemente il luogo preferito del seduttore per colpire.
 

L’INDAGINE, iniziata nel 2011, è stata curata dalla squadra mobile di Rovigo. Inizialmente l’uomo era stato indagato per estorsione, poi la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per sfruttamento della prostituzione con minaccia. L’udienza preliminare si è già svolta e il processo inizierà a novembre. Il legale che assiste l’imputato, Anna Osti, ha chiesto il rito abbreviato e punta all’assoluzione.

A quanto si apprende non ci sarebbero prove dei pagamenti che l’uomo, secondo l’accusa, avrebbe ricevuto. In un primo tempo, infatti, la visione dei filmini aveva fatto propendere le indagini verso l’ipotesi del consenso tra le parti a quelle riprese. Il computer e il materiale sequestrato nell’inchiesta è già stato restituito al proprietario.