Rovigo, 21 dicembre 2013 - Una strada che conosceva bene, una curva che ha impostato tante volte prima di ieri. Ma ieri è stato diverso: in quella curva, a Pettorazza, ci ha lasciato la vita, a pochi chilometri da casa. Se n’è andato così, finendo fuori strada in un tardo pomeriggio prenatalizio, Giuseppe Garbin, 48 anni di Cavarzere. Ha perso il controllo della sua auto ed è finito fuori strada, finendo sbalzato fuori dall’abitacolo. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, per lui non c’era più nulla da fare. E’ morto là, in un campo, senza nemmeno riuscire a raggiungere l’ospedale.

Stando a una prima ricostruzione della dinamica ancora al vaglio dei carabinieri della compagnia di Adria, tutto è avvenuto intorno alle 18,15, sulla strada provinciale 29. A quell’ora Garbin stava andando verso casa alla guida della sua Ford Focus. Aveva già superato l’abitato di Pettorazza e stava impostando una semicurva luminosa a destra quando è accaduta la tragedia. All’improvviso non è più riuscito a governare l’auto che è schizzata fuori strada, nel pantano. L’auto, devastata nella parte anteriore e completamente da rottamare, è stata trovata a una ventina di metri di distanza da Garbin. Nella carambola mortale l’uomo è finito sbalzato fuori dall’abitacolo, trovando così la morte.

Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco da Adria, i carabinieri e il 118. Per Garbin, però, non c’è stato nulla da fare. Il suo cuore aveva già cessato di battere, a pochi minuti di strada ancora dal figlio di 13 anni e dalla moglie, Francesca Cavallaro, parruchiera di Cavarzere. Lui invece, operaio, lavorava in una industria di tubazioni di Conselve (Padova). Le operazioni di soccorso hanno bloccato la viabilità della provinciale fino a oltre le 20. L’auto è stata tirata fuori dal fango e posta sotto sequestro. La salma dell’operaio è a disposizione del magistrato Sabrina Duò, nella camera mortuaria di Adria.

Nella carambola non sono rimaste coinvolte altre auto e, a quel che si apprende, Garbin viaggiava solo. Restano da appurare ora tutte le circostanze che hanno determinato la fuoriuscita di strada. Al momento non si esclude nulla, dall’eccesso di velocità, all’asfalto reso viscivo dal maltempo. I carabinieri dovranno anche verificare se Gabrin avesse le cinture di sicurezza allacciate.

Cristina Degliesposti