Lendinara (Rovigo), 30 marzo 2014 - Se ne stava tornando verso casa, dopo aver mostrato ad un amico il suo nuovo acquisto, una Kawasaki Ninja di colore verde. L’aveva comprata da due ore e stava facendo il suo primo giro. Ma poco prima di varcare il cancello della propria abitazione ha commesso forse un errore o un’imprudenza che gli è stata fatale.

All’uscita da una curva, forse per colpa dell’elevata velocità e della poca dimestichezza con il nuovo mezzo che guidava per la prima volta, ha perso il controllo della moto ed è volato contro un muretto di un’abitazione. Non c’erano altri mezzi coinvolti, ha fatto tutto da solo, ma lì c’era un rallentatore del traffico che probabilmente ha determinato la fuoriuscita di strada del mezzo. L’impatto con il muretto è stato violentissimo e a nulla sono serviti i tentativi di soccorso.

E’ morto così sul colpo Matteo Bisi, 24enne di Lendinara (foto). L’ennesima tragedia della strada si è verificata ieri pomeriggio, attorno alle 18.30. Matteo era un grande appassionato di moto e di quella Kawasaki appena acquistata ne andava orgoglioso, talmente fiero da volerla mostrare agli amici più cari.

Così è stato anche ieri, ma non sapeva che quel mezzo così potente da regalare brividi ed emozioni sarebbe stata poi la causa che gli avrebbe spezzato la sua giovane vita. La tragedia è avvenuta in via Marchefave, nei pressi della sua abitazione e di quella dei genitori. Inutili i tentativi di soccorso. Troppo violento l’impatto contro il muretto per riuscire a salvarsi.

Sulle cause del sinistro ha lavorato la polizia locale di Lendinara intevenuta sul posto. In breve tempo la notizia si è sparsa per il paese, anche perché il ragazzo e la sua famiglia sono molto conosciuti. Lo zio, Roberto Bisi, è assessore comunale proprio a Lendinara. Matteo invece lavorava come autista alla Trans Lusia, rinomata azienda di autotrasporti.

Non era sposato ma aveva una figlia di 4 anni, Matilde, alla quale era molto legato. Aveva una grande passione per le due ruote al punto che, come raccontano i colleghi, amava recarsi al lavoro proprio con la moto. Da poco l’aveva cambiata, puntando su quella bella Kawasaki. Ieri la tragedia che ha gettato nello sconforto la famiglia e un paese intero.

Il padre, Remo, è titolare del circolo Aics “Furia”, con tanto di maneggio per cavalli ed è stato anche il fondatore del comitato del carnevale. Piangono Matteo anche la madre Annamaria Furini che ha accusato un malore alla notizia dell’accaduto e il fratello Morgan, nonchè tutti gli amici e i colleghi di lavoro.
Profondamente scossa per l’accaduto l’assessore Francesca Zeggio: «E’ una tragedia che non ci voleva, non è mai pronti a fatti del genere. Sono vicina ai familiari in questo momento di grande lutto».

r. r.