Mercoledì 24 Aprile 2024

Gavello, esplode la paura dopo la rapina

Caccia all’uomo dei carabinieri: due velobox potrebbero aver ‘ripreso’ la fuga

I carabinieri durante il sopralluogo subito dopo la rapina a mano armata

I carabinieri durante il sopralluogo subito dopo la rapina a mano armata

Gavello (Rovigo), 13 dicembre 2014 - E’ paura in paese dopo l’assalto dell’altra notte alla tabaccheria. Le indagini sono in corso ed è scattata la caccia all’uomo per cercare di catturare i tre banditi che sono entrati in azione seguendo un piano ben preciso. L’ora – il negozio stava per chiuede – e la determinazione mostrata lasciano supporre che si tratti di tre professionisti. Uno degli elementi sui quali stanno lavorando gli inquirenti è la pronuncia dei banditi che parlavano con uno spiccato accento veneto. Erano circa le 19 di giovedì quando tre uomini a volto coperto sono entrati all’interno dell’edicola tabaccheria di Gavello, di via Giacomo Matteotti, e hanno minacciato la titolare con una pistola, costringendola a consegnarle l’incasso dell’intera giornata. La donna terrorizzata ha provveduto subito a svuotare la cassa mentre uno dei malviventi le teneva puntata l’arma all’altezza della testa.

Gli altri due complici, nel frattempo, hanno messo a soqquadro il locale facendo man bassa di stecche di sigarette e gratta e vinci. Un colpo quasi fulmineo messo a segno in un lasco di tempo in cui la tabaccheria era quasi vuota. All’interno infatti in quei minuti c’era solo una cliente che, terrorizzata, è rimasta immobile, mentre i rapinatori continuavano a minacciare la titolare con l’arma. In meno di cinque minuti i tre malviventi sono riusciti a concludere il colpo e una volta usciti in strada sono scappati a bordo di una Alfa Romeo di colore scuro.

Per ora non ci sono testimoni, l’attività commerciale si trova infatti in una via abbastanza buia anche se vicino alla piazza del piccolo centro. Ma dalla velocità della fuga si presume che in auto ci fosse un quarto complice che avrebbe aspettato il resto della banda con i motori accessi, a pochi metri dal negozio. Difficile anche per i carabineiri, prontamente avvisati dell’accaduto, che si sono recati sul posto ricostruire e capire l’identità dei malviventi. A Gavello non ci sono infatti telecamere, ma solo due Velobox che non erano in funzione. «Sono stati minuti terribili – spiega ancora sotto choc Sandra Fecchio, la proprietaria dell’edicola tabaccheria che gestisce assieme al marito, in quel momento sola all’interno del negozio –. Ho fatto subito tutto quello che mi hanno chiesto senza pensarci un attimo». E continua: «La mia prima preoccupazione è stata quella di mettere in salvo la mia vita e quella della cliente che si trovava con me in negozio in quell’istante». Non era la prima volta che la tabaccheria subiva infatti un furto. «Eravamo già stati vittima di un furto all’interno dell’attività che gestiamo – spiega Sandra -. Ma era avvenuto durante la notte, quando l’edicola era chiusa».