Giovedì 18 Aprile 2024

Ricatto a luci rosse al parroco: "Paga o metto i film hard in rete"

Il ragazzo chiedeva 10mila euro: condannato a due anni di carcere

Un prete (foto di repertorio)

Un prete (foto di repertorio)

Rovigo, 27 gennaio 2015 - Prima aveva avuto dei rapporti sessuali con il parroco di un paesino della Bassa padovana. Poi, dopo aver ripreso tutto con il telefonino, si era presentato dal prete e gli e aveva chiesto 10mila euro in cambio del suo silenzio. E’ stato condannato per l’accusa di estorsione, ieri mattina davanti al tribunale di Rovigo, Sabir Outmane, 22enne di origini marocchine. Con una pena di due anni, due mesi e 20 giorni di reclusione.

L’uomo era stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Este il 17 novembre scorso. Era stato lo stesso parroco, dopo l’iniziale vergogna e timore, a denunciarlo ai carabinieri. Dopo una prima frequentazione tra i due, il giovane si era infatti trasformato in estorsore.

Il prete, sulla cinquantina, si era incontrato con il giovane marocchino a più riprese nel domicilio del ragazzo a Este, e talvolta anche in canonica. Incontri che il ragazzo aveva accuratamente ripreso con il cellulare. «se non vuoi che mostri questo video a tutti, mi devi dare 10mila euro» iniziò ad un certo punto a richiedere il giovane, sempre più insistentemente. Il curato, terrorizzato dalla richiesta e soprattutto dal timore di vedere i filmini pubblicati su internet, è corso dai carabinieri. E con un filo di voce e tanta vergogna ha raccontato il torbido rapporto. Una storia che andava avanti da mesi ormai. Solo che quel marocchino senza fissa dimora che per settimane gli aveva regalato tanti piaceri adesso si era trasformato nel peggiore dei suoi incubi.

Scatta dunque l’accordo con i carabinieri. Il prete inizia a contrattare il prezzo del silenzio del giovane e riesce a far scendere la richiesta di denaro a 3.600 euro raggiungendo un accordo con lo straniero. E i carabinieri preparano una trappola al marocchino, dando disposizioni al prete, che organizza un incontro a cui ad attenderlo ci sarebbero stati anche i militari. L’appuntamento è stato nelle campagne poco lontano da Este. Il curato porta i soldi, l’altro si presenta con la promessa di distruggere quei video, di non farne più niente, di sparire e basta. Uno arriva in macchina, l’altro in bicicletta. Poche parole, e via, fine della passione, ognuno va per la propria strada. Ma quando lo straniero fa per andarsene a bloccargli la strada trova i carabinieri guidati dal capitano Giovanni Truglio, che hanno sentito tutto, registrato tutto e lo arrestano per estorsione.

Ilr agazzo si chiama Sabir Outmane, ha 22 anni, è in Italia da qualche anno, è   e in attesa di permesso di soggiorno. In aula era difeso dall’avvocato di Trecenta, Barbara Bisaglia.