Rubata biancheria intima per 150mila euro

Mille capi firmati 'volatilizzati' nella notte: un colpo da professionisti messo a segno nel negozio di intimo ‘Tentazioni’ di via Bedendo, in pieno centro

La polizia sul luogo del furto

La polizia sul luogo del furto

Rovigo, 16 dicembre 2014 - Oltre mille capi firmati rubati nella notte, tra lingerie e maglieria, dai prezzi faraonici. Per un bottino totale di oltre 150mila euro. Un colpo da perfezionisti quello messo a segno la notte tra domenica e lunedì al negozio di intimo ‘Tentazioni’ di via Bedendo, in pieno centro a Rovigo. I ladri, infatti, sono entrati senza destare alcun sospetto e senza far rumore, asportando semplicemente il blocchetto della serratura alla porta e bloccando con un cartone appositamente posizionato l’allarme volumetrico presente all’interno del negozio. Il tutto per agire indisturbati poi per qualche ora: centinaia le scatole aperte all’interno dell’esercizio commerciale, andando però a colpo sicuro. Segno evidente che i malviventi sapevano già dove colpire, avendo ben in testa dove fossero riposti i completini intimi più costosi griffati La Perla, tutti di prezzo molto elevato. Poi, così come sono venuti, se ne sono andati, richiudendo anche la porta del negozio dietro di sè per non destare sospetti durante la fuga.

Ad accorgersi del colpo subito, infatti, è stata la titolare del negozio, Monica Gagliardo, quando ieri nella tarda mattinata è andato ad aprirlo. L’esercizio commerciale, infatti, il lunedì mattina è chiuso. «Sono arrivata davanti al negozio e stavo per inserire le chiavi dentro la toppa della porta - spiega la commerciante esterrefatta -, quando mi sono accorta che non c’era più la serratura. Allora ho capito subito: ho già subito tre furti in 15 anni di attività, sono esausta».

All'interno del negozio non c’era nemmeno troppa confusione: «Sono stati dei professionisti - prosegue Monica -. Mi hanno aperto tutte le scatole dell’intimo La Perla, rubato anche della maglieria firmata. Ma sono andati a colpo sicuro. Ho visto poi che l’allarme non è scattato perché hanno posizionato appositamente davanti un cartone per non far arrivare i loro movimenti. Sapevano dov’era e come funzionava. E pensare che ieri sera, alle 1,30, sono passata proprio qui davanti per andare a casa e non era ancora successo nulla. Avevo lavorato fino alle 20 domenica pomeriggio.

Ero già stata messa in allerta dalla mia commessa: mi aveva raccontato che sabato pomeriggio due donne si erano recate in negozio facendo domande molto strane sui capi posseduti in negozio, probabilmente si trattava di un sopralluogo per capire cosa rubare. Questa è gente che sa come muoversi: non hanno nemmeno sporcato. Sapevano già tutto. Hanno preso quello che volevano e sono andati via, già sapendo dove ora lo rivenderanno, probabilmente anche in qualche negozio italiano. Mi hanno anche preso i contanti che possedevo in cassa, ma si tratta di qualche decina di euro, di quello non mi preoccupo nemmeno».

La titolare del negozio non appena si è accorta del furto ha subito chiamato la polizia per far denuncia. Sul posto si è recata anche la scientifica per rilevare le impronte e qualsiasi elemento utile per individuare l’identità dei malviventi. Rimane però il pesante ammanco subito, di circa 150mila euro. «L’unica cosa che mi dà una certa serenità è il fatto di essere assicurata. Ma sono arrabbiatissima: non è possibile che ci stiano riempiendo l’Italia di delinquenti e nessuno faccia nulla. Continuiamo pure ad accogliere tutti».