Marciapiede killer: ex maestra inciampa in una buca, batte la testa e muore

E' successo lungo il Corso del Popolo, oggi l’autopsia di Antonietta Bernecoli. Aveva 84 anni. Lascia un tuo ricordo di Caterina Zanirato

Buche in Corso del Popolo (foto Donzelli)

Buche in Corso del Popolo (foto Donzelli)

Rovigo, 25 luglio 2014 - Era caduta in una delle tante buche lungo corso del Popolo, sbattendo violentemente la testa a terra, a metà maggio. E proprio a causa delle conseguenze di quel trauma cranico avrebbe perso la vita, Antonietta Bernecoli, 84 anni, che era stata prontamente soccorsa e portata all’ospedale di Rovigo. L’anziana, perfettamente autonoma e in salute, il 15 maggio scorso stava passeggiando lungo corso del Popolo, dove risiedeva. A un certo punto, all’altezza del civico 335, poco dopo l’Acqua e Sapone, è passata su di un dislivello di circa 35 centimetri. La donna ha quindi perso l’equilibrio, appoggiando male il piede, ed è caduta rovinosamente a terra, sbattendo la testa sul marciapiede. A causa della botta, l’anziana ha perso molto sangue ed è stata subito soccorsa da una badante di origine romena che l’ha accompagnata nel vicino Compro Oro, in attesa dell’arrivo dei soccorsi del 118 che l’hanno portata subito al pronto soccorso. 

Ha riportato un grave trauma cranico commotivo ed è stata ricoverata in ospedale, diverse le ecchimosi sul volto. Inizialmente sembrava che Antonietta Bernecoli si stesse riprendendo, nonostante avesse i ricordi un po’ confusi dalla botta presa alla testa, tanto che i famigliari ringraziarono pubblicamente chi l’aveva soccorsa quel drammatico giorno. Era stata dimessa dall’ospedale già il giorno dopo. Poi, invece, il 23 giugno è stata ricoverata nuovamente a causa di un peggiormento, con il tragico epilogo lunedì scorso: la donna si è spenta lasciando i suoi cari nella disperazione, per una lesione cerebrale. Per quei fatti l’anziana aveva presentato querela lo scorso 4 luglio, assistita dall’avvocato Ugo Roberto Chiarato. L’esposto depositato in Procura ipotizzava il reato di lesioni. Oggi sarà eseguita l’autopsia sul corpo della donna. Il pubblico ministero Davide Nalin individuerà un consulente. Per le parti offese (il genero Giampaolo Schiesaro, avvocato di Stato, e la moglie Gianna) sono stati nominati Daniele Rodriguez, medico titolare della cattedra di medicina legale a Padova e Massimo Roccato di Adria. Al momento non ci sono indagati. Si procede contro ignoti. Ma non si esclude che, se verrà individuata una relazione di causa effetto tra quella caduta e la sua morte, non venga aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico del Comune di Rovigo. Non sono da escludere nemmeno eventuali responsabilità mediche sull’accaduto. In ogni caso, l’autopsia chiarirà ogni dubbio.

La donna, originaria di Ceregnano e residente in corso del Popolo, fino agli anni ’90 era maestra nella scuola Papa Giovanni XXIII, moglie del direttore didattico Ivonne Rossin. lascia le due figlie Gianna e Paola, i generi Eugenio De Marchi e Giampaolo Schiesaro, e i nipoti Michele, Alessandro e Andrea, rugbista rodigino. Schiesaro, noto avvocato dello Stato ha già predisposto una perizia su quel tratto di strada, pericolosissimo per i passanti e già oggetto di altre denunce e segnalazioni dei pedoni, nonché di vari servizi del Carlino promossi per denunciare la situazione. Oggi sarà stabilita la data del funerale. 

Caterina Zanirato