Scoperti pescatori abusivi, affondano la barca e le attrezzature

Sanzione di più di mille euro a Raccano di Polesella

Rovigo, polizia provinciale

Rovigo, polizia provinciale

Rovigo, 5 marzo 2015 - Manovra maldestra di un pescatore abusivo di nazionalità romena ieri sera nel collettore padano a Raccano di Polesella che per impedire il sequestro della barca da parte della Polizia Provinciale di Rovigo ha fatto affondare barca ed attrezzi e nel tentativo di recuperarla, è finito in acqua. Tratto in salvo da uno degli agenti, a lui e all’altro pescatore sono state contestate diverse infrazioni per un importo di 1.088 euro.

La pattuglia della Polizia Provinciale, composta da tre agenti, è impegnata nei servizi di verifica dei corsi d’acqua secondari, con monitoraggi e appostamenti mirati alla repressione della pesca abusiva. Dopo le nove di sera, era stata avvistata a Raccano di Polesella, lungo la strada che porta al collettore, un’auto con targa romena che trainava un’imbarcazione. Inseguita, la polizia è intervenuta dopo che la barca era stata calata in acqua e due persone stavano per pescare. Scoperti, hanno affondato la barca e le attrezzature per la pesca, uno dei due è scivolato in acqua ed è poi stato tratto in salvo. L'operazione 'Raccano' si è avvalsa della collaborazione di alcune guardie giurate volontarie ittiche delle associazioni Carpfishing Italia di Rovigo, Giacche Verdi e Fipsas. E’ stata identificata anche una terza persona, il conducente dell'auto, pure lui romeno, in possesso di licenza di categoria A, ma non partecipante all’attività di pesca. Gli agenti hanno sequestrato poi due reti del tipo Barracuda di circa 50 metri. Le tre persone identificate risiedono a Canaro.