La sensitiva Paola Partiti, premonizioni su Yara e Tommy

L'intervista della domenica alla cartomante del Delta

Paola Partiti

Paola Partiti

Rovigo, 29 novembre 2015 - Anche Porto Tolle ha un fascino misterioso. Soprattutto da quando Paola Partiti è la cartomante e sensitiva del paese. Originaria di Ro in provincia di Ferrara, è nata il 19 febbraio 1963. I genitori sono Carlo Partiti e Annamaria Fiorini due ristoratori del Delta. Ha due figli, Vittorio e Raoul e ha fatto molti corsi di reiki, numerologia, bioenergia. E’ una delle poche persone che ha un occhio grigio verde e uno metà marrone e metà grigio verde.

Come era da bambina?

"Molto vivace. A 8 anni ho iniziato a guidare la macchina, facevo le gimkane con mio padre. A 16 avevo la moto ed ero spericolata e molto curiosa".

Che studentessa era?

"Sono arrivata alle scuole superiori, poi, invece di studiare sui libri mi appassionavo sempre di più al mondo esoterico".

Come ha scoperto il suo dono?

"Ero molto giovane, avevo 15 anni e quando succedeva qualcosa, anche se io non lo sapevo, mi sentivo male. Da sempre sento i terremoti tre giorni prima che accadano. Sento che sta succedendo qualcosa nel mondo, ma non so in quale punto finché non lo scopro con i mezzi di comunicazione. Ho sentito il terremoto in Cina, a L’Aquila, lo Tsunami e tanti altri eventi catastrofici".

E sente qualcosa delle persone scomparse?

"Sì, per esempio sento che la giovane Yara Gambirasio è stata uccisa non per motivi sessuali, ma di gelosia nell’ambiente dello sport. Secondo me c’entrano due donne e un uomo. Inoltre Yara prima è stata prigioniera in una casa vicino alla sua abitazione e poi portata nel campo dove è stata trovata. Anche il piccolo Tommy di 10 anni, scomparso da Vigarano Minarda. Sentivo che era vicino ad un corso d’acqua e così è stato".

E un esempio positivo?

"Qualche giorno fa un mio amico mi ha chiesto dei numeri da giocare. Io gli ho detto che avrebbe vinto con il terno 19, 14, 10 da giocare sulla ruota di Napoli. I numeri sono usciti. Lui però non li ha giocati perché lo stesso giorno si è rotto una gamba".

E sull’amore?

"Un giorno è venuta da me una ragazza disperata perché era appena stata lasciata dal fidanzato. Le ho detto che in sei mesi avrebbe conosciuto un ragazzo e che poco dopo sarebbe rimasta incinta e che avrebbe avuto un maschietto. Così è stato".

Ma fare le carte non spaventa?

"No, la gente me lo chiede e io le faccio, hanno fiducia in me. L’occulto ha i due lati come tutte le cose, quello positivo e quello negativo".

Si occupa anche di bioenergia?

"Sì, è una teoria che parla dell’energia corporea e ci fa capire che le scelte le facciamo perché lo vogliamo noi".

Lei è anche una barwoman.

"Sì, ho vinto tre campionati italiani di cocktail. Avevo la Luna Nera a Taglio di Po, un locale dove si faceva musica dal vivo. Ho avuto anche il bar Centro Sociale a Porto Viro. Si passavano belle serate".

Si sente più barista o più sensitiva?

"Tutte e due, mentre faccio i cocktail, faccio le carte".

Sente gli spiriti?

"Sento delle energie che lanciano dei segnali che tutti noi possiamo percepire ma dobbiamo essere bravi a capirli e interpretarli. Sono i segnali delle entità".

Quanti anni aveva quando ha fatto le carte la prima volta?

"Avevo 11 anni e stavo partendo per una gita a Pesaro e Urbino. Avevo detto a mia madre che quando ritornavo sarebbe mancato qualcuno. Infatti morì la zia".

Un tuo sogno nel cassetto?

"Vedere i miei figli realizzati e trovare un locale giusto per me dove posso lavorare e far capire alla gente che la cartomanzia è una cosa seria".