Sesso nei privé del club, ma scatta la prescrizione

Nulla di fatto per le indagini su un night di Occhiobello: udienza rinviata dopo 15 anni

Già prescritta anche l’indagine parallela su un locale collegato nel Ferrarese

Già prescritta anche l’indagine parallela su un locale collegato nel Ferrarese

Rovigo, 9 ottobre 2015 – Quasi anni dopo, un nulla di fatto. Sarà questa la sorte del processo per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione in un night di Occhiobello, il ‘Blue Jeans’. A salvare in corner il locale (ormai chiuso) e i suoi titolari, un nuovo rinvio che porterà il caso definitivamente in prescrizione. Il capo di imputazione infatti, ormai decrepito, contesta fatti risalenti al marzo del 2001: secondo l’accusa, nel club era possibile consumare rapporti sessuali all’interno dei privé, fra i clienti e le ragazze assunte come ballerine di lap dance o intrattenitrici. Ai clienti affezionati bastava richiedere performance di lap dance ‘personali’ per appartarsi con le ragazze. Ma nel privé, sempre secondo l’accusa, succedeva ben altro che un semplice balletto. Costo del servizio: dai 50 ai 100 euro, anche se all’epoca si contava ancora in lire.

Prestazioni documentate e riprese dalla squadra mobile, che aveva piazzato nel locale tre telecamere nascoste, prima di procedere con un blitz vero e proprio. A supporto delle immagini raccolte dagli inquirenti, anche la deposizione di alcuni clienti e una dipendente. L’inchiesta portò al rinvio a giudizio per nove persone, tra cui anche i soci di un locale di Copparo, nel Ferrarese, legato al ‘Blue Jeans’, con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Dopo l’udienza preliminare furono sollevate questioni di legittimità territoriale e parte degli imputati furono stralciati e trasferiti come competenza al tribunale di Ferrara dove, due anni fa, ben 13 anni dopo i fatti contestati, sono stati assolti. Nel frattempo infatti era sopraggiunta la prescrizione e la stessa sorte toccherà anche al filone rodigino del caso, ben 15 anni dopo.

Sei gli imputati restanti: per tutti, la fine della vicenda, durata ormai 15 anni, potrebbe essere ormai vicina. L’udienza di giovedì è stata infatti rinviata a maggio 2016, ben oltre la data di prescrizione, prevista per il marzo prossimo.