"Sesso, foto hard e orge gay fra preti. Alla fine ho denunciato quel parroco"

Rovigo, 32enne racconta le molestie ricevute. Sacerdote rimosso

Sacerdote, foto generica

Sacerdote, foto generica

Rovigo, 8 aprile 2015 - UN SACERDOTE, parroco a Taranto, è stato rimosso dal suo incarico dall’arcivescovo, monsignor Filippo Santoro, dopo essere stato denunciato per molestie da un rodigino di 32 anni, che ha dimostrato con prove alla mano il suo coinvolgimento in uno scandalo di incontri gay. Il parroco, secondo quanto riferito dalla Curia, è stato rimosso immediatamente dopo che l’attendibilità delle accuse del rodigino hanno trovato conferma. Intanto, il rodigino, un grande fedele, è sotto choc e sta seguendo una terapia di antidepressivi per gettarsi alle spalle la triste vicenda. Ma grazie alla sua denuncia si è fatta luce su un giro di incontri e prestazioni sessuali che a volte avvenivano anche in cambio di favori economici.

STAVA attraversando un brutto periodo e aveva trovato nella voce del parroco 50enne di Taranto un amico, un supporto morale. Invece, il rodigino di 32 anni, si è trovato vittima di molestie sessuali, richieste esplicite e inviti addirittura a orge tra sacerdoti omossessuali. Un incubo durato due mesi, iniziato casualmente a dicembre su Facebook, finito con l’esposto del 32enne alla procura di Rovigo e alla curia di Taranto, che ha rimosso il sacerdote dal suo incarico.

Come ha conosciuto questo sacerdote?

«Sono molto religioso. Frequento la chiesa e gli ambienti ecclesiastici e sul mio profilo di Facebook sono amico di numerosi sacerdoti con cui parlo di teologia. A dicembre sono stato contattato da un parroco di Taranto, che inizialmente si dimostrava amico. Dalla chat siamo passati alle telefonate e a Skype. Ma qualche giorno dopo sono iniziate le provocazioni»

Cosa le diceva?

«Prima si mordeva le labbra, dicendo che lo eccitavo e che ero bello. Poi mi ha confidato la sua omosessualità, cosa che per me non rappresenta un problema. Ma le conversazioni successive sono diventate moleste: richieste sessuali esplicite, invio e richiesta di fotografie di parti del corpo, racconti imbarazzanti. Così ho deciso di registrare tutto per poi denunciarlo perché penso sia collegato a un giro per adescare ragazzi, anche giovani, per scopi sessuali, in cambio di favori economici e ricariche»

Le ha mai fatto queste richieste?

«Mi aveva invitato a Roma, per avere un rapporto ‘nella sua chiesa’. Poi a Pisa, per un’orgia a cui partecipavano anche altri due sacerdoti. In cambio mi pagava tutto il viaggio e l’hotel. Mi aveva poi invitato in Puglia da lui, dicendo di volermi trovare un lavoro. Io sono disoccupato, all’inizio ci ho pure pensato, poi mi sono accorto che non era sano di mente. Mi chiedeva se conoscevo giovani seminaristi da presentargli, anche per soldi»

Quando l’ha denunciato?

«Dopo due mesi. Non immaginavo potesse esistere questo mondo. Conosco molti preti e molti sono omosessuali e mi rivolgono proposte, ma non pressanti e disoneste. Per superare tutto questo sono in terapia con degli antidepressivi»

Ha perso fiducia nella Chiesa?

«No, io credo in Dio e conosco anche sacerdoti onesti. Ringrazio il vescovo di Taranto che si è comportato in modo esemplare fidandosi di me e allontanando il prete dal suo incarico».