Addio a Silvano Modena, il 'Maestro' del pugilato rodigino

Allenò e forgiò tre generazioni di campioni, tra cui i fratelli Brancalion. Martedì i funerali nella chiesa di Borsea

Silvano Modena, pugile e allenatore storico del pugilato rodigino, è morto all’età di 80 anni

Silvano Modena, pugile e allenatore storico del pugilato rodigino, è morto all’età di 80 anni

Rovigo, 19 giugno 2016 - E’ morto ‘il Maestro’, Silvano Modena, 80 anni compiuti il 28 settembre scorso. Era malato. Tutti i grandi pugili polesani sono passati attraverso i suoi ruvidi insegnamenti. Il funerale sarà martedì, alle 16, nella chiesa di Borsea. «Ti raddrizzo io»: una delle sue brevi, tipiche frasi. Aveva messo a punto, in oltre 50 anni di palestra, una serie di esercizi che servivano per qualsiasi disciplina. Per stare bene. «Ea ginastica», come diceva lui. Movimenti a corpo libero, brevi e intensi.

Nella palestra comunale in viale Trieste accoglieva tutti, dai bambini agli anziani senza velleità. Invitava a cambiarsi chiunque varcasse la soglia. I suoi allievi hanno nelle orecchie il rumore della Vespa bianca, che rallentava in curva. Sostituita negli ultimi anni da uno scooter. «Tira e corde». Doveva ancora mettere in cavalletto. Era giorno di guanti, cioè di combattimenti. L’apice della carriera da pugile fu il combattimento, che la leggenda vuole «epico», valido per le qualificazioni olimpiche del 1960 contro Nino Benvenuti che conquistò l’oro a Roma.

Duro nei modi, ma con un sorriso che entrava nel cuore, era conosciuto anche con un altro soprannome, ereditato dal padre: ‘Saffa’. Il maestro aveva tre figli, Antonello, Antonella e Davide, morto prematuramente. La moglie, Antonia, l’ha assistito fino al momento della morte, ieri mattina alle dieci. Era in pensione dal 1992, lavorava all’inceneritore dell’ospedale. Ha iniziato ad insegnare pugilato nei primi anni ’70. Tre le generazioni di atleti da lui forgiate. Nella prima i vari Temporin, Fabbrini, Masiero, Roberto Frigato, Sarti, culminata con la conquista del campionato italiano novizi di Antilibano. Poi è stata la volta, tra il ’75 e l’80 di Samuele Donatoni (poliziotto morto in servizio), Andrea Indani, Otello Zuntini (morto in moto), Ulisse Cominato e Alberto Castellacci, campione italiano novizi. E l’ultima, negli anni ’80 e ’90 con Cristian Bezzon, William Piffanelli, l’attuale presidente della Pugilistica Rodigina Luca Ferracin, Incanuti, Cristiano Castellacci e Antonio Brancalion.