“Non sposerò mai due gay’’ e facebook cancella il profilo del sindaco

Bergamin aveva rilasciato una intevista sulle Unioni Civili, postata poi sul social network Si alza un polverone sulle dichiarazioni del primo cittadino obiettore

Il sindaco Massimo Bergamin ha postato le sue affermazioni su facebook scatenando le polemiche

Il sindaco Massimo Bergamin ha postato le sue affermazioni su facebook scatenando le polemiche

Rovigo, 12 luglio 2016 - Il sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin, torna a far parlare di sé sempre a proposito delle unioni civili. Come aveva detto due mesi fa, ha ribadito ad un’intervista rilasciata alla Repubblica «di non avere alcuna intenzione di celebrare nozze tra gay». Nella stessa intervista il primo cittadino ha detto inoltre: «E se un bel giorno si presentano in tre? O se qualcuno viene qua con un cavallo e vuole sposare quello? Mai e poi mai, con la fascia da sindaco, celebrerò il matrimonio tra due persone dello stesso sesso». Queste frasi hanno fatto sì che qualche sito internet e alcuni politici scatenassero un polverone sull’argomento. Sulla vicenda è intervenuto il parlamentare Pd, Diego Crivellari: «Della serie: facciamoci riconoscere. Trovo le affermazioni del sindaco di Rovigo molto gravi. Che cosa mai giustificherebbe la sbandierata “obiezione di coscienza” di Bergamin se non la volonta’ di ritornare al medioevo dei diritti civili o di discriminare persone? Oggi purtroppo si scrive una brutta pagina per la nostra città». Sempre sullo stesso argomento ecco il commento di Benedetta Bagatin, responsabile provinciale dell’associazione «Rifare l’Italia». «L’aver rapportato l’unione fra due persone dello stesso sesso ad altre fantomatiche unioni a “tre”, o peggio ancora, fra un essere umano ed un essere animale ci riempie di disgusto e indignazione. Le Unioni Civili sono una fondamentale conquista di civiltà e di progresso civile che finalmente vede l’Italia allineata agli altri paesi europei. Assistiamo ogni giorno a episodi di violenza, il più delle volte scaturiti da convinzioni errate e pericolose, fomentate da slogan e immagini che tendono a suggestionare e disinformare. Le parole hanno un peso tanto più se vengono pronunciate da chi rappresenta le Istituzioni. Invitiamo i cittadini rodigini ad esprimere concretamente il loro disappunto sollecitando Bergamin a rivedere pubblicamente il proprio pensiero». Intanto, da ieri il profilo facebook del primo cittadino è scomparso dal social network. Probabilmente quelle affermazioni, riportate anche sul suo profilo pubblico, hanno scatenato delle segnalazioni che hanno portato il social network ad eliminare il profilo del sindaco.