Bergamin: "Le mie ruspe anti-degrado: così renderò la città più vivibile"

Il sindaco denuncia le troppe situazioni di incuria

L’area dell’ex piscina Baldetti ormai ridotta ad un acquitrino (Donzelli)

L’area dell’ex piscina Baldetti ormai ridotta ad un acquitrino (Donzelli)

Rovigo, 3 luglio 2015 - “Troppe le aree degradate della città. Molti edifici privati abbandonati o sfitti in seguito alla crisi, sono completamente immersi dalle erbacce, mettendo a serio rischio la salute di chi vive nelle aree adiacenti”. Il sindaco Massimo Bergamin denuncia la situazione di incuria in cui si trovano numerose zone della città, sia del centro che della periferia. A preoccupare il primo cittadino, non solo il decoro dei quartieri ma anche le possibili conseguenze che tale abbandono può portare per la salute dei cittadini, in particolare con il caldo di questi giorni.

“In Polesine sappiamo che dobbiamo restare sempre in allerta per la West Nile, la zanzara la cui puntura può portare seri rischi per la salute. Una ragione in più per cercare di tenere in ordine le aree verdi, non solo pubbliche, ma anche private. Quello che purtroppo non sta accadendo in città. Sono davvero troppi gli spazi abbandonati al degrado, completamente coperti da erbacce, dove trovano rifugio roditori ed insetti di ogni tipo”.

“Una situazione che, con l’arrivo del caldo, peggiora giorno per giorno – sottolinea - e che mette a repentaglio la salute di chi passa o risiede nei quartieri dove si trovano gli edifici disabitati. Sempre più numerosi, a causa della crisi economica che stiamo attraversando”.

“Visto però la situazione di forte emergenza, se i privati non provvederanno a sistemare tali aree incolte - avvisa Bergamin -, il Comune, attraverso l’azienda che si occupa del verde pubblico, provvederà a falciare l’erba e a mettere in sicurezza i punti critici che ci vengono segnalati. Poi però, ricordiamo, il conto arriverà a casa ai privati che non hanno provveduto in modo autonomo”.

“Pericolosissimi sono anche i ristagni d’acqua – sottolinea il sindaco - . Come annunciato, in questi giorni ho provveduto a sollecitare la bonifica dell’ex piscina Baldetti. Un acquitrino a cielo aperto, pericolosissimo per la salute di chi vi risiede attorno. Centinaia di famiglie che da tempo chiedono un intervento, come avevo annunciato anche in campagna elettorale”.

Sull’area dell’ex polo natatorio dovevano sorgere due edifici adibiti ad appartamenti e locali commerciali, per un totale di circa 60mila metri cubi su due ettari di terreno. Ma la crisi del mattone ha bloccato tutto. “La vasca esterna dell’impianto – ricorda il sindaco - è ancora presente, e si riempie di acqua piovana, che poi diventa stagnante. Un paradiso per insetti di vario tipo, a partire dalle zanzare. Una vera e propria bomba sanitaria se si pensa che la nostra zona è a rischio West Nile e che proprio le zanzare sono il principale vettore della malattia. Per non parlare delle erbacce che crescono liberamente dando rifugio a topi, bisce e una varietà di animali che nessuno di noi vorrebbe avere come vicini di casa”.

E Bergamin, parlando sempre di aree degradate, ricorda; “Siamo intervenuti in questi giorni anche sulle voragini presenti a Concadirame e Mardimago, dove per la sistemazione effettiva serve però l’intervento di Polesine Acque, a causa, appunto, di un fuoriuscita d’acqua”.