Rovigo, 21 settembre 2013 - Profetico fu Roberto Baggio, in una dedica posta su un libro in una nebbiosa sera di novembre: “Coverciano ti aspetta” . E così è stato. Lorenza Visentini da Porto Tolle è l’unica quota rosa partecipante al “Corso per direttore sportivo ad indirizzo tecnico”.

Novantasei ore di lezione e poi ci sarà l’esame finale, intanto la Visentini ha partecipato alle prime due giornate di apertura, con relatori del calibro di Nicola Binda (Gazzetta dello Sport) e Walter Sabatini, direttore sportivo dell’As Roma e l’allenatore della Nazionale Cesare Prandelli. La presenza della Visentini ha suscitato un po’ di curiosità tra i partecipanti: «I personaggi non si discutono, sono state e saranno delle belle ore con uomini di peso e di spicco. Le funzioni di un ds sono sempre quelle, mi pongo dei confronti tra la nostra Lega Pro e società blasonatissime. C’è una parte di platea e di insegnanti che ti guardano con un po’ di sospetto. Sabatini – ha notato la direttrice del Delta - mi ha guardato in modo incuriosito, quasi sospetto».

Quindi c’è ancora della diffidenza nonostante ormai siate più di 250 donne che ricoprolo ruoli importanti nel calcio?
«Purtroppo sì, in quanto donna c’è ancora chi crede io non possa capire di calcio. I più giovani mi vedono come la mascotte del gruppo. La diffidenza ci sta tutta, però resta sempre uno stimolo, come negli anni passati. Prima o poi risucirò anch’io a portare qualcosa, nel senso di competenze e fatti, ci sono ex giocatori che hanno tanta esperienza sul campo ma anche voglia di imparare, io la affronto come una sfida, il settore piace molto. Non pongo limiti, intanto c’è il progetto Delta».
A che punto siete come squadra e società?
«Ho visto la squadra affrontare il campionato con l’atteggiamento giusto, con la massima serietà e senza farsi condizionare dai nomi che si affrontano».
Un nome altisonante per esempio è il Mantova, che arriva a Porto Tolle per la coppa, è un obiettivo batterla e superare il turno?
«Una bella sfida, mi preoccupa molto non tanto per la coppa. Ci abbiamo sempre dato la giusta importanza, daremo il meglio possibile. Sono in crisi ma i nomi buoni ci sono: appena trovato il loro equilibrio otterranno i risultati. Sono ben contenta di affrontare questo avversario, ci vuole la massima serenità e serietà da parte dei ragazzi».

Luigi Franzoso