Rovigo e Adriese, rischiano gli allenatori

Calcio serie D. Pari del Delta con la Colligiana, duro confronto a fine gara fra il presidente e il tecnico

Delta Rovigo-Colligiana (foto Donzelli)

Delta Rovigo-Colligiana (foto Donzelli)

Rovigo, 26 settembre 2016 -  Quattro punti dopo quattro partite sono veramente poca cosa per le ambizioni del Delta Rovigo. Che anche ieri, non ha regalato uno spettacolo in fatto di gioco e trame tattiche. Sul banco degli imputati il tecnico Passiatore, rimasto a colloquio a fine gara per lungo tempo con il presidente Visentini. Confronto dai toni vivaci, visto che l’ufficio di segreteria è diviso, dalla sala stampa, solo da una parete e dopo un inizio soft la voce dei due si è alzata e parecchio, tanto che i giornalisti sono stati invitati ad uscire.

Da una parte patron Visentini che chiedeva lumi per la prestazione, decisamente non positiva, dall’altra il tecnico che provava a difendersi. Per ora l’allenatore tarantino resiste. «Il presidente guarda ai risultati e ai numeri, dopo quattro giornate secondo me vanno visti in maniera relativa: insieme e uniti possiamo migliorare», dice il tecnico. Perché il cambio di Oliveira dopo 28’? «Con Oliveira niente di particolare, è stato un cambio tecnico. Vivo la partita in modo forte, abbiamo ampia scelta. È stato doloroso lasciare in panchina Tarantino e Alessandro, se vedo che qualcuno non riesce a dare quel qualcosa in più trovo giusto toglierlo. Non ho messo Alessandro dall’inizio perchè non aveva i novanta minuti dopo le due giornate di squalifica. Al di là degli episodi sfavorevoli siamo sulla buona strada, dobbiamo lavorare su attenzione, anima e voglia. Dobbiamo migliorare, è questa la verità».

Passiatore ieri ha ridato la fascia di capitano a Sentinelli, in coppia centrale con Dukic, con Capogrosso spostato a destra nel ruolo di terzino. Centrocampo a 4, con Gattoni e Crescenzi centrali e Fortunato a sinistra con Miotto a destra, in attacco Ferrari e Oliveira. Ma al 22’ arriva la doccia fredda. Benedetti, andato via sull’out di destra, lascia partire un bel tiro che Boccanera respinge, ma Islamaj è un rapace e ribadisce in rete. Nel primo dei due minuti di recupero il Delta trova il pari con un’azione solitaria di Alessandro che entra in area salta il terzino sinistro Pietrangioli e con un diagonale batte Lampignano. Nella ripresa al 25’ Alessandro, ancora lui, va via a destra entra in area, tiro in diagonale, Lampignano ci mette la mano, ma sulla ribattuta segna Ferrari, al suo primo gol con la maglia del Delta. Al 38’ grande imbucata di Masini con il giovane Venuto, classe ’97, che lascia sul posto Sentinelli e Dukic e batte Boccanera per il gol che regala il primo punto alla Colligiana. Il Delta Rovigo, dopo quattro partite, è in zona play out.

Delta Rovigo 2

Colligiana 2

Delta Rovigo: Boccanera, Capogrosso, Fabbri, Sentinelli, Dukic, Gattoni, Miotto,Crescenzi (17’ st Lo Perfido), Ferrari (33’ st Caraccio), Fortunato, Oliveira (28’ pt Alessandro). All.: Passiatore. A disp.: Spinelli, Contri, Festa, El Otmani, Tarantino, Soro.

Colligiana: Lampignanto, Arapi (15’ st Masini), Pierangioli, Strano (31’ st Venuto), Tognarelli, Tafi, Vianello, Islamaj, Bandini, Pietrobattista, Benedetti (31’ st Mugnai). All.: Carobbi. A disp.: Squarcialupi, Casini, Perone, Burato, Biagi, Romolini.

Arbitro: Filippo Giaccaglia di Jesi.

Marcatori: 22’ pt Islamaj, 45’ pt Alessandro, 25’ st Ferrari, 38’ st Venuto.

Ammoniti: Sentinelli e Fortunato (Delta Rovigo), Pierangioli e Venuto (Colligiana) Angoli 1-1. Recupero: 2’, 5’. Note: spettatori 150 circa.

di CRISTIANO AGGIO

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Adriese, scricchiola la panchina di Cavallari dopo la sconfitta di Fiorenzuola. Tre sconfitte in quattro partite hanno fatto vacillare le convinzioni che c’erano attorno al tecnico. Certo la serie D è un campionato che presenta diverse difficoltà, ma non si pensava ad un avvio così complicato, soprattuto dopo le amichevoli di inizio stagione che lasciavano presupporre ben altri risultati. La squadra non è serena, l’ennesimo rigore gettato al vento non è soltanto sfortuna. E’ anche il sintomo di una mancanza di tranquillità che serpeggia tra i giocatori. La palla scotta, soprattutto quando si calcia dagli undici metri. Cambiano i protagonisti, ma i risultati sono sempre gli stessi e quel che è peggio è che i punti non arrivano. 

Così il presidente Scantamburlo si sta guardando attorno, benché il ds Longato sia molto legato all’allenatore Cavallari e lo difenda a spada tratta, come è già avvenuto la stagione scorsa. Si fa strada quindi la pista Zuccarin che aveva un eccellente ingaggio nel Delta, sebbene non avesse un ruolo attivo, ma fosse soltanto il supervisore tecnico della prima squadra.  Quest’anno l’allenatore di Bonelli ha preferito lasciare la famiglia Visentini (ufficialmente per motivi di lavoro) ma è sempre rimasto vicino al mondo del calcio. Tant’è che, come ogni domenica, anche ieri, era sui campi di calcio veneti per assistere a qualche partita e restare aggiornato, al passo con i tempi.  Adesso che l’Adriese sta zoppicando in campionato, l’arrivo di Zuccarin in panchina potrebbe essere vicino. Le voci corrono veloci in questo senso. Inoltre c’è un particolare da tenere conto. Nei granata gioca Giacomo Marangon, un giovane cresciuto grazie ai suggerimenti di Zuccarin che l’aveva a Porto Tolle e che l’ha sempre saputo gestire, nonostante un carattere per così dire bizzarro. Un’accoppiata vincente quella Zuccarin-Marangon che potrebbe riproporsi dunque anche ad Adria. r. s.