Strage al canile, il 17enne graziato dall’assassino

Dopo aver ucciso la suocera e la moglie, il killer ha puntato la pistola contro giovane cognato ma il colpo non è esploso: forse l’arma si è inceppata

Alcuni amici di famiglia di Maria Ascarov e della figlia Rodica, affranti alla notizia della loro morte

Alcuni amici di famiglia di Maria Ascarov e della figlia Rodica, affranti alla notizia della loro morte

Rovigo, 29 febbraio 2016 - Un rimorso di coscienza del cognato assassino, o forse l’incepparsi provvidenziale della pistola. Quel che è certo, è che il 17enne figlio di Maria Ascarov e zio dei due piccoli orfani di 2 e 11 anni, si è salvato per miracolo, dopo aver visto la morte in faccia.

Il ragazzino era presente quando il casolare di Fenil del Turco dove abitava con la madre e il compagno di lei si è trasformato in un inferno di sangue. Anzi, l’arma dell’assassino, il muratore albanese Afrim Begu, marito di sua sorella, dopo aver fatto strage della sua famiglia si è puntata su di lui. Questione di attimi, il colpo che per qualche motivo non parte, il ragazzino che riesce a scappare e a rifugiarsi in bagno con i nipotini.

Poi l’ultimo colpo, con il quale Begu ha messo fine alla sua vita.

Forse l’arma, una Smith & Wesson 357 Magnum illegalmente detenuta, si è inceppata al momento giusto; o forse Begu, dopo aver freddato moglie e suocera e ferito il compagno di quest’ultima, non ha avuto cuore di sparare a un ragazzino, testimone innocente quanto i suoi figli del bagno di sangue.

Comunque uno choc per il giovanissimo moldavo, affidato ai servizi sociali come i nipotini. A lui non rimane che il patrigno, ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Rovigo dopo che una pallottola gli ha lesionato la milza e un polmone.

Le indagini dei carabinieri e della Scientifica, coordinate dalla procura, proseguono serrate, manche se appare già perfettamente chiaro lo scenario della mattanza. Afrim Begu sarebbe arrivato a Fenil del Turco da solo, intorno alle 18. All’origine dei contrasti e della strage, la separazione dalla moglie che non voleva fargli vedere i figli.

Appena arrivato nel cortile Begu avrebbe sparato alla suocera, Maria Ascarov, 52 anni, e al suo compagno Nuridin, rimasto solo ferito, per poi inseguire la moglie dentro casa. Rodica Monteanu, 32 anni, è stata presa alle spalle, con un colpo alla nuca, sulla porta di casa. Poi Begu avrebbe puntato l’arma contro il 17enne, senza però riuscire a fare fuoco. Pochi minuti dopo, l’ultimo colpo, rivolto contro se stesso.