Truffe, ora pure i finti finanzieri. Derubato imprenditore

'Colpo' a Santa Maria Maddalena: "Dobbiamo fare un controllo, collabori o scatta il fermo’"

Tra uomini si sono presentati ‘in borghese’, ma con pistole e manette, a casa dell’imprenditore

Tra uomini si sono presentati ‘in borghese’, ma con pistole e manette, a casa dell’imprenditore

Occhiobello (Rovigo), 16 luglio 2016 - Dopo la truffa del venditore ambulante e quella dei tecnici del gas, ora è arrivata anche quella del finto finanziere. E la vittima di questo nuovo raggiro, nella serata di giovedì, è stato un imprenditore di di Santa Maria Maddalena.

Ad essere presa di mira è stata la sua abitazione, nella zona residenziale del paese. Il piano è stato evidentemente preparato nei minimi dettagli. Ecco come è andata: verso le 20 arriva una Fiat Punto con a bordo tre persone, due di queste scendono, mentre il terzo parcheggia l’auto poco distante. I tre si presentano al proprietario, che in quel momento si trova in giardino: si qualificano come finanzieri e carabinieri, dichiarano di sapere il nome della persona che hanno davanti, poi mostrano un foglio, falso, che autorizzava una perquisizione all’interno dell’abitazione.

I ‘presunti’ finanzieri e carabinieri sono in borghese e dicono all’imprenditore che è incappato in un controllo per probabile evasione fiscale. Nel rivolgersi all’imprenditore gli dicono: «Collabora, altrimenti dobbiamo procedere al fermo», mostrando una fondina con pistola e delle manette. L’imprenditore, impaurito, li fa entrare in casa. A questo punto i tre truffatori, iniziano a requisire oggetti di valore, gioielli e contenitori di contanti, legati all’attività dell’imprenditore. Tutto ciò è stato posto sul tavolo, fotografato da uno di loro, mentre l’altro redigeva un presunto verbale.

Un ‘controllo’ e catalogazione della merce proseguita per quasi mezz’ora, al termine del quale i tre truffatori hanno portato via tutto quello che avevano trovato, rassicurando l’imprenditore che avrebbe potuto ritirare il tutto in caserma a Rovigo. Solo dopo che i tre finti militari se n’erano andati, l’imprenditore ha controllato il verbale e si è accorto che non c’era scritto nulla. I tre però erano già lontani. L’imprenditore disperato, ha successivamente formalizzato la denuncia alla locale stazione dei carabinieri, per furto di oggetti di valore, gioielli e contanti per un valore ingente ancora da stimare.