Tra ville e giardini al via: un’estate tutta da vedere

Musica, teatro e danza in un ricco calendario IL PROGRAMMA

Iaia Forte assieme aTony Pagoda sarà  la protagonista dello spettacolo «Ritorno in Italia»  in programma il 21 luglio  a Trecenta  in villa Bellini

Iaia Forte assieme aTony Pagoda sarà la protagonista dello spettacolo «Ritorno in Italia» in programma il 21 luglio a Trecenta in villa Bellini

Rovigo, 26 giugno 2015 - A disegnarne l’itinerario un po’ capzioso, nella rete dei paesi e delle città del Polesine, la rassegna estiva “Ville e giardini" (IL PROGRAMMA) gira un po’ intorno a se stessa con improvvise fughe e diversioni e felici ritorni. Il disegno propone un intreccio di luoghi, con splendide ville e insospettabili giardini, appunto, ma anche aperte piazze e antichi chiostri e sagrati e perfino un protendersi là, dove l’acqua dolce dei fiumi si perde in quella salata del mare. Tale è il Polesine, o almeno quello che ha accolto i barlumi di una lunga storia di cultura e civiltà. Perché, proprio tra le profonde quinte della cultura polesana, ha preso dimora questa rassegna che vive nelle notti estive, tra luci e spettacoli, musica e parole.

E, giunto ormai alla sua sedicesima edizione, questo itinerario denominato felicemente «Tra ville e giardini», ripartirà il prossimo lunedì 29 giugno da Polesella, come è ormai tradizione, ma questa volta dalla cinquecentesca Villa Selmi che si sporge sulla improvvisa curva della strada statale per poi celarsi tra gli alberi secolari e i campi attigui. In cartellone una performance della giovane cantante siciliana (ma inurbata a Torino) Claudia Lagona che si è significativamente ribattezzata Levante. La chiusura, un mese e mezzo più tardi, sempre e ancora sulla articolatissima gradinata di Villa Badoer a Fratta con il gruppo pop-rock nato poco meno di trent’anni fa a Rivoli. A presentare questa sedicesima edizione della rassegna, ieri mattina a Palazzo Celio, alcuni dei rappresentanti degli enti promotori, il Presidente della Provincia di Rovigo Marco Trombini, il consigliere della Fondazione Cariparo Willy Pagani, il nuovissimo assessore alla cultura del Comune di Rovigo Andrea Donzelli e quello di Trecenta Cristina Rizzi e Claudio Curina Presidente di Ente Rovigo Festival.

A ripercorrere il programma e a esplicitarne le linee guida, il direttore artistico della rassegna Claudio Ronda. E dunque, saranno 14 gli appuntamenti in altrettante località, un po’ meno degli altri anni, ma sempre in nome di una effettiva qualità, sempre nell’intento di collegare il luogo con la manifestazione. Luoghi importanti e sovente fascinosi, ma anche insoliti (è il caso dell’ex base missilistica di Ceneselli) e, come sempre nel privilegio della musica, interpreti noti e acclamati, sì, ma taluni ancora emergenti. Oltre alle visite dei luoghi (e dunque una vera e propria ricognizione nel Polesine), ci sarà, in linea con l’Expo, un breve percorso tematico dedicato al cibo con esperti e una tavola simbolica dei prodotti locali coinvolgendo Beverare di San Martino di Venezze, Badia Polesine e la Sacca di Scardovari nel Delta del Po. Altra novità, tutti gli spettacoli saranno a pagamento (biglietto unico con posto riservato 5 euro, abbonamento full 50 euro e abbonamento smart a 7 spettacoli 30 euro). Una menzione particolare va al bel manifesto, costruito su una notevole immagine del fotografo polesano Mattia Zoppellaro, ampiamente affermato in Italia e all’estero, che ha puntato su una atmosfera un po’ misteriosa e sicuramente teatrale con una fanciulla che spia attraverso il sipario l’arrivo del pubblico prima di entrare in scena.