Saldi, al via oggi in tutta Italia: shopping per 28 milioni di italiani

Dopo Campania e Basilicata, arriva l'inizio ufficiale. Si stima una spesa media intorno ai 200 euro a famiglia. E per un cliente su due sarà la qualità del prodotto a fare la differenza nella scelta dell'acquisto

Saldi

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Bologna, 4 luglio 2015 - I saldi stanno arrivando in tutte le città italiane. Si stima che saranno circa 28 milioni gli italiani che approfitteranno della riduzione dei prezzi per acquistare abbigliamento e accessori, di cui più di 9 milioni durante questo fine settimana, per un spesa media prevista che oscillerà intorno ai 200 euro a famiglia. E' quanto emerge da un sondaggio condotto da Confesercenti sui consumatori in occasione del primo weekend delle vendite di fine stagione. Dalle risposte degli intervistati si intuisce il forte desiderio di sfruttare i saldi per portarsi a casa capi pregiati. Per più un cliente su due, infatti, sarà proprio la qualità del prodotto il fattore determinante per l'acquisto. Protagonista indiscusso, comunque, l'abbigliamento, obiettivo del 73% dei consumatori. Si stima che solo il 53% degli italiani andrà alla ricerca di calzature. Gli uomini acquisteranno soprattutto camicie, magliette e abbigliamento sportivo, mentre le donne si indirizzeranno più su calzature, intimo e costumi da bagno, accessori moda. 

"I saldi estivi di quest'anno sono un test per la ripresa dei consumi", spiega Roberto Manzoni, presidente di Fismo, l'associazione che riunisce le imprese della distribuzione moda Confesercenti. "Speriamo che arrivi finalmente l'inversione di tendenza, in linea con la piccola ripartenza del potere d'acquisto degli italiani registrata dall'Istat. Le condizioni ci sono: dagli sconti al meteo, che favorisce l'esigenza del ricambio di guardaroba. Per avere un quadro preciso dell'andamento dovremo però attendere qualche giorno, visto che sui consumi pesano ancora alcune incertezze. Non giova, come sempre, la vicinanza dei saldi estivi alla batosta fiscale di giugno, che ha drenato risorse agli italiani. Ma pesa anche l'incertezza legata agli sviluppi della questione greca, che vede un passaggio chiave proprio questo fine-settimana".

I commercianti in effetti, appaiono divisi sul possibile andamento delle prossime vendite di fine stagione. La maggior parte ritiene che i risultati saranno in linea con quelli dello scorso anno. Ma gli ottimisti sono più dei pessimisti: quasi uno su quattro prevede un miglioramento, contro una lieve percentuale (16%) che teme un nuovo calo. "Le vendite di fine stagione - conclude Manzoni - sono ancora un'occasione per tutti. Per i cittadini, che hanno la possibilità di fare quegli acquisti che hanno rimandato a causa della crisi. Ma anche per le imprese del settore, che vengono da un avvio di anno molto debole. Dobbiamo lavorare per impedire la confusione tra promozioni normali, vendita di capi vecchi di qualche anno ed i saldi, che riguardano invece i prodotti di fine stagione. Ci appare fuorviante, ad esempio, che gli Outlet - che in teoria vendono capi delle stagioni passate - partecipino ai saldi applicando sconti che sembrano alti ma che in realtà sono misteriosi, visto che il prezzo originale dei prodotti è sempre sconosciuto. Importante invece avere una data unica d'avvio, perchè crea attenzione sull'evento e tutela maggiormente consumatori e imprese".