Venerdì 19 Aprile 2024

Sardegna, in autunno raccolta firme per referendum sulle servitù militari

Servono 10mila firme per far partire la consultazione: "Le strutture militari sono state imposte 60 anni alla Sardegna fa e nessuno ha mai chiesto cose ne pensasse la gente", ha evidenziato Pier Franco Devias, esponente indipendentista

Un momento della manifestazione di protesta davanti alla base militare di Capo Frasca (Ansa)

Un momento della manifestazione di protesta davanti alla base militare di Capo Frasca (Ansa)

Nuoro, 7 luglio 2015 - In autunno partirà la raccolta di firme per il referendum sulle servitù militari in Sardegna. Ne servono almeno 10.000 per indire la consultazione. Il comitato promotore ha annunciato nel corso di una conferenza stampa, che si è svolta stamane a Cagliari, di essere già al lavoro per l'elaborazione del quesito da proporre ai cittadini mentre dopo l'estate partirà la campagna di sensibilizzazione. 

"Crediamo che il popolo sardo abbia il diritto di dire cosa pensa delle basi e dei poligoni militari. Le strutture militari sono state imposte 60 anni alla Sardegna fa e nessuno ha mai chiesto cose ne pensasse la gente", ha evidenziato Pier Franco Devias, esponente indipendentista. "Al referendum sul nucleare (con il quale nel 2011 la Sardegna si è espressa per oltre il 97 per cento contro l'atomo, ndr) hanno partecipato 900mila sardi", ha invece ricordato Bustianu Cumpostu di Sardigna Natzione che si è mostrato fiducioso sulla riuscita dell'iniziativa. L'avvocato Gianfranco Sollai ha inoltre spiegato che si sta lavorando per allargare il comitato ai diversi movimenti e gruppi che si erano mobilitati per le battaglie contro il nucleare.