Mercoledì 24 Aprile 2024

Caos GoinSardinia, ancora 800 turisti a terra. Tensione tra l'equipaggio: niente stipendi

I passeggeri che non sono riusciti a trovare posto su altre navi per lasciare la Sardegna, dopo la sospensione dellla tratta coperta dalla GoinSardegna, hanno trovato ospitalità nelle 200 camere degli alberghi messi a disposizione da Federalberghi e Confcommercio: "Gli imprenditori turistici sardi lanciano un appello al governo affinché le scelte sulle politiche dei trasporti e del turismo vengano condivise"

La nave di GoinSardinia nel porto di Olbia. Il servizio è sospeso (Ansa)

La nave di GoinSardinia nel porto di Olbia. Il servizio è sospeso (Ansa)

Nuoro, 29 agosto 2014 - Circa 800 passeggeri ieri non hanno trovato posto su altre navi per far rientro sulla penisola, dopo la sospensione della tratta Olbia-Livorno garantita fino a due giorni fa da GoinSardinia. In tanti hanno trovato ospitalità nelle 200 camere degli alberghi messi a disposizione da Federalberghi e Confcommercio, mentre altri con al seguito il camper sono rimasti nell'area del porto. Intanto l'autorità portuale, che sta cercando di far luce sulla vicenda per individuare le responsabilità, ha inviato un primo rapporto alla Procura di Sassari. 

La tratta Olbia-Livorno della GoinSardinia è sospesa ieri. Lo ha comunicato la Regione attraverso l'assessore ai Trasporti Massimo Deiana. "La sospensione del servizio di trasporto delle navi di GoinSardinia, che parte da oggi (ieri ndr) - dice - ci mette nella condizione di trovare una soluzione per riproteggere oltre 10mila passeggeri che nei prossimi tre giorni devono lasciare l'isola". "Non è il momento delle polemiche e delle recriminazioni - commenta - si potranno valutare successivamente le responsabilità. È il momento di utilizzare tutte le energie per assistere i passeggeri e riproteggerli nella maniera più efficace per riportarli a casa". La Regione sta seguendo l'evoluzione della situazione di GoinSardinia di ora in ora, in accordo con l'Autorità marittima di Olbia e la Prefettura di Sassari.

CONFTURISMO: LO STATO NON CI LASCI PIU' SOLI - "Lo Stato non ci lasci mai più soli nella programmazione dei flussi turistici". Attraverso il vicepresidente di Confcommercio Sardegna e Confturismo, Giancarlo Deidda, gli imprenditori turistici sardi lanciano un appello al governo affinché le scelte sulle politiche dei trasporti e del turismo vengano condivise, dopo il caos, i disagi per circa 20mila passeggeri rimasti senza passaggio e il grave danno d'immagine per l'isola provocati dallo stop della nave del consorzio "GoinSardinia", seguito a un contenzioso con l'armatore greco che l'ha noleggiata. "Non vorremmo che tutti gli sforzi venissero vanificati da giornate come queste e che qualcuno tragga giovamento da questa situazione d'emergenza temporanea che sta vivendo la Sardegna, perla delle mete turistiche del Mediterraneo". 

"Sembra di essere ritornati agli anni '80 con macchine lasciate per ore al sole, bambini che piangono e mamme che cercano un posto per scaldare i biberon", aggiunge Deidda, in riferimento ai pesanti disagi vissuti negli ultimi due giorni dai passeggeri rimasti a terra a Olbia o partiti ieri mattina con forte ritardo per Livorno, nell'ultimo viaggio del traghetto "El Venizelos". "La nuova classe imprenditoriale turistica isolana ha posto rimedio a questa situazione e ancora oggi dimostra la propria serietà, venendo incontro alle persone che si sono ritrovate a terra e mettendo a disposizioni posti letto gratis".

NON PAGANO STIPENDI, TENSIONE TRA L'EQUIPAGGIO - Momenti di tensione stamani a bordo del traghetto di GoInSardinia, arrivato ieri sera a Livorno da Olbia, tra l'equipaggio italiano imbarcato, circa 43 persone, che lamentava il mancato pagamento della mensilità di agosto e il saldo di luglio. Gli animi si sono scaldati ed è stato richiesto l'intervento di due pattuglie della Polmare. La situazione, come confermato dalla stessa Polmare, si è tranquillizzata quando, dietro minaccia di sequestro conservativo della nave avanzata dall'Itf (il sindacato internazionale dei trasporti) sono arrivate dall'armatore greco assicurazioni sul versamento degli stipendi. A bordo del traghetto, che per il momento rimarrà fermo in banchina a Livorno, sono saliti anche gli ispettori della Capitaneria di porto livornese e la sanità marittima per verificare le condizioni igienico sanitarie della nave a seguito della denuncia dell'equipaggio italiano.